Risultati positivi dopo i primi incontri tra la proprietà e i rappresentanti degli imprenditori interessati all’operazione.L’area compresa tra via Buozzi e Grandi ospiterà il nuovo polo.
La partita del polo degli artigiani, dopo 15 anni di attesa, potrebbe chiudersi definitivamente nelle prossime settimane. Candidata ad ospitare la nuova “casa” dei piccoli imprenditori costituita da oltre 30 laboratori diversificati, rimane l’estensione di 33mila metri quadrati dislocata nella zona delle vie Buozzi e Grandi - in prossimità del comparto industriale - che per ospitare il complesso non richiederebbe una variante al Piano regolatore, in quanto la destinazione d’uso prevede già uno sviluppo di tipo artigianale. Un’opportunità che mesi scorsi era stata salutata con favore dal gruppo di operatori, da anni in cerca di spazi dove poter insediare le proprie attività, nell’ambito di un contesto attrezzato e all’avanguardia, a disposizione della clientela del Sudmilano. L’unico timore era che in fase di trattativa, domanda e offerta potessero non trovare convergenza, ostacolando quella che al momento è apparsa la strada più facile da percorrere. Tra i punti fermi del nuovo progetto c’è una particolare attenzione per l’ambiente, attraverso una serie di soluzioni, tra cui il ricorso a pannelli fotovoltaici e a un impianto di cogenerazione, per garantire risparmio energetico. A sgombrare ogni perplessità sulla scelta dell’area dove realizzare il polo artigianale, sembra siano stati proprio i primi contatti con la proprietà, in base ai quali pare si siano aperti e segnali che farebbero presupporre sviluppi positivi. Ne parla Carlo Ferrarini, il presidente del sodalizio che per cogliere questa occasione dovrà procedere con la costituzione di un’Ati (Associazione temporanea di imprese), a cui parteciperebbero i singoli titolari delle attività attualmente collocate in via precaria a cascina Monticello, a cui potrebbero aggiungersi altri operatori eventualmente interessati a collocare il proprio laboratorio. «Ho convocato una riunione che si terrà nei prossimi giorni - spiega il vertice del sodalizio - in cui sottoporrò l’esito della trattativa a cui siamo arrivati con l’immobiliare Buozzi, proprietaria dell’area, al fine di iniziare a raccogliere le adesioni. Sarebbe importante infatti concludere quanto prima, se possibile per fine gennaio, allo scopo di aderire poi al nuovo bando della regione, in cui vengono messi a disposizione contributi che andrebbero a favore di tutte quelle iniziative legate alla realizzazione del comparto, come ad esempio agevolazioni per la parte impiantistica». Anche i tempi, a questo punto diventano ristretti, in quanto non appena si completerà questa fase preliminare, la cordata di operatori che vorranno accendere la propria insegna in un comparto previsto al momento sulla carta, dovranno iniziare a muovere i primi passi per tradurre in realtà un piano inseguito ormai da lungo tempo e non senza difficoltà. «Finalmente - conclude Ferrarini -, dopo 15 anni si intravedono i presupposti per valorizzare queste risorse economiche presenti sul territorio, che nel complesso possono creare uno strategico e concorrenziale punto di riferimento per il Sudmilano».
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
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