martedì 28 aprile 2009

A Metanopoli la rivoluzione dei rifiuti

Il comune deve ancora individuare le aree dove collocare i dispositivi e non mancano le polemiche fra le forze politiche.I primi cassonetti a scomparsa nel quartiere dei colletti bianchi.

Sarà il quartiere Metanopoli ad ospitare i primi quattro cassonetti della spazzatura “a scomparsa”, con colonne in alluminio dove gettare i sacchi degli scarti domestici, che finirebbero poi in un contenitore interrato della portata di 1.700 litri. Ma dopo questo primo esempio, unico sul territorio di San Donato, non mancheranno repliche, in base ad un piano che già negli anni scorsi fu posto al centro di un acceso dibattito. L’iniziativa pilota dovrebbe infatti decollare con i fondi trasmessi all’Azienda comunali servizi dall’ex cooperativa Inquilini Eni, al momento del suo scioglimento, con l’intento di vedere risolto il problema, avvertito in molte palazzine del villaggio realizzato per i “colletti bianchi”, della carenza di spazi idonei dove riporre l’immondizia. Del resto, anche nel Piano triennale di opere pubbliche del comune figura uno stanziamento di 300mila euro, annoverato tra i lavori che dovrebbero avere sviluppi concreti entro il 2009. Troverà così realizzazione il piano fortemente caldeggiato dagli allora vertici della cooperativa, che sembra aver stentato a decollare per la difficoltà da parte del comune ad individuare delle zone idonee per ospitare i nuovi dispositivi che dovrebbero sorgere su un’area pubblica, posta però in prossimità dei complessi condominiali. Tanto, che potrebbe porsi la necessità da parte del municipio di acquisire superfici di aree condominiali dove allestire i punti di raccolta che dovrebbero poi ospitare il transito delle spazzatrici e degli altri mezzi per il ritiro dei sacchi, contenenti le diverse frazioni di differenziato. Uno scoglio che dovrà essere superato per assicurare alla quota di sandonatesi coinvolta l’innovativo sistema meccanizzato per la raccolta dei rifiuti. Sembra peraltro ci siano stati ritocchi rispetto al disegno pubblicato sul periodico del comune nel maggio 2008, in cui veniva citata l’intenzione di procedere con un sistema di sei cassonetti interrati per ogni isola. Il tema è tornato in auge anche nel recente dibattito politico che si è tenuto in aula istituzionale intorno al bilancio di previsione, in cui l’opposizione ha rimarcato le proprie perplessità, evidenziando che i luoghi idonei per procedere con la sperimentazione dovrebbero essere le scuole, per evitare iniquità nei quartieri. «Sostanzialmente - fa presente il consigliere dei Verdi, Marco Menichetti -, questo progetto comporterà costi di manutenzione aggiuntivi, richiedendo un’organizzazione diversa dagli altri quartieri per il ritiro della spazzatura, inoltre è fondamentale una “card” che limiti l’utilizzo di questi contenitori ai residenti della zona a cui è rivolto il servizio». Dall’altra parte i vertici dell’ente locale hanno già accennato l’intenzione di estendere questa piccola “rivoluzione” a tutto il territorio di San Donato.
Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...