venerdì 24 aprile 2009

San Donato - «Porteremo le nostre ronde nei quartieri più a rischio»

«Non appena le ronde verranno regolamentate, si potrebbe pensare di estendere presidi spontanei simili a quelli di Poasco, anche in altri quartieri». La proposta viene lanciata dall’onorevole dei lumbard, Marco Rondini, il quale punta a un’idea che attende reclute. A distanza di alcuni mesi in cui sono ripartite nella frazione sandonatese le “passeggiate” di cittadini che si muovono «armati di solo cellulare», per tenere d’occhio le vie dell’abitato nelle ore notturne, l’onorevole del Carroccio propone di portare questa esperienza anche in altri zone, soprattutto quelle maggiormente a rischio, in quanto semideserte, senza insegne di bar o ristoranti accese. «Ci sono contesti urbani - riprende Rondini - dove la mancanza di presidio lascia libero campo ai malviventi. È sufficiente che ci sia la collaborazione di gente disposta a camminare insieme, per dare maggiore sicurezza, evitando che le aree residenziali si trasformino in dormitori». In attesa quindi che ci sia un passaggio ufficiale, che istituzionalizzerà le ronde, viene specificato che gli interessati a farsi avanti «possono iniziare a contattare i consiglieri comunali o la sezione locale della Lega nord indicando i propri riferimenti». Come annunciato al momento dell’approvazione del nuovo pacchetto sicurezza - che contempla le ronde -, viene infatti ricordato che il comune di San Donato, che ha in forza l’assessore leghista Simona Gargani con delega alla sicurezza, percorrerà questa strada per assicurare controlli, con la collaborazione dei carabinieri, che verrebbero immediatamente contattati ogniqualvolta venissero ravvisati segnali preoccupanti. «Chiederò a livello parlamentare - conclude l’esponente leghista -, che oltre alla presenza di ex esponenti di forze dell’ordine, ci siano anche semplici abitanti di tutti i comuni che sceglieranno di adottare iniziative del genere». L’esempio di Poasco nella città di San Donato potrebbe insomma fare scuola, con volontari disposti ad unirsi al gruppo per entrare in azione nelle ore buie.
Fonte: Il Cittadino

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