Comune e Ascom inoltrano al Pirellone la richiesta di attestazione di storicità per il sito avallato da Carlo V nel 1543. Invocata la certificazione d’antichità per i banchi di piazza Cairoli.
Certificazione d’antichità per il mercato di Codogno: il municipio in prima linea per oottenere il riconoscimento di “mercato storico” alle 140 bancarelle ambulanti della città. È una iniziativa di forte valore istituzionale quella promossa dall’assessorato comunale al commercio: l’obiettivo è quello di certificare in via ufficiale la storicità del mercato cittadino, per valorizzare l’identità di un appuntamento che, come quello di Codogno, vanta perfino l’avvallo datato 1543 firmato dall’allora imperatore Carlo V. La richiesta del comune di Codogno sta per essere inoltrata direttamente alla regione Lombardia, un cui decreto mira proprio alla individuazione dei mercati storici del territorio regionale. Perché una cosa è sicura: i requisiti per ottenere questo prestigioso riconoscimento il mercato di Codogno ce li ha tutti, in primis quello di possedere un «curriculum» storico lungo oltre quattro secoli. Inutile dire che un simile requisito permetterebbe poi al comune di avere argomenti maggiormente «di peso» nella richiesta di contributi economici di potenziamento del mercato (in termini di servizi, di nuovi allacci, di promozione pubblicitaria). Conferme in merito arrivano dall’assessore alla partita Elena Ardemagni: «Puntiamo molto ad ottenere questo riconoscimento - sottolinea- Oltre alla legittima soddisfazione che una simile certificazione porta con sé, il riconoscimento della storicità del mercato di Codogno ci permetterebbe di percorrere strade agevolate nella richiesta di finanziamenti». E dunque: questa partita il municipio la intende davvero giocare con la massima attenzione, «del resto- incalza la Ardemagni- gli elementi ci sono tutti perché il riconoscimento di mercato storico si leghi alle nostre bancarelle». Capillare in questi mesi il lavoro di ricerca storica su origini ed evoluzione del mercato di Codogno. Un impegno di analisi e di valutazione che ha visto in prima fila il responsabile dei servizi «fiere e mercati» Emilio Pezzi, bravissimo nel coordinare le ricerche e gli ausili arrivati dai funzionari comunali dell’archivio e protocollo, dell’ufficio tecnico, della biblioteca. Il tutto, per una iniziativa portata avanti anche con l’interessamento dell’Ascom territoriale. Adesso, ricerche storiche, peculiarità architettoniche ed urbanistiche del mercato di Codogno sono tutte riunite nel plico di documenti che saranno inviati in Regione. Il termine di presentazione è fissato al 30 giugno, «ma noi ci siamo mossi per tempo- incalza la Ardemagni- e siamo già ora in grado di avanzare la documentazione in nostro possesso per ottenere questo importante riconoscimento al mercato della città». Che pure, nella sua lunga storia, ha sempre avuto la sua sede nell’attuale piazza Cairoli, che prima dell’intitolazione agli omonimi fratelli patrioti (avvenuta dopo la prima guerra mondiale) non a caso si chiamava «piazza Mercato». «Anche nel nome c’è il legame indiscusso tra la piazza centrale di Codogno e il mercato della città- conclude l’assessore Ardemagni- Un motivo in più per ribadire oggi che la sede del mercato è e sarà proprio quella storica di piazza Cairoli». Fonte: Il Cittadino
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