

«I boschi di San Donato sono in vendita: vogliamo prenderci cura di un patrimonio che San Donato rischia di perdere».
Dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi dal gruppo dei Verdi per la messa all’asta da parte di Eni servizi del bosco di Borgo Trivulzio, a cui si aggiungono le aree alberate delle vie Ferrandina e 2 Giugno, è prontamente partita anche una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza con la diffusione di volantini tra il folto pubblico che martedì era in aula consiliare per partecipare alla seduta sul centro sportivo. «Che interesse hanno i privati ad acquistare? Stiamo parlando di 32mila metri quadrati di verde, pari a cinque campi da calcio» si legge a carattere cubitali nella nota informativa, in cui viene chiesto al comune di scendere in campo per acquisire i gioielli verdi della città al fine di scongiurare mire edificatorie da parte di imprenditori che potrebbero essere allettati dall’occasione. Inoltre, nella giornata di ieri è stato protocollato in comune un ordine del giorno che riporta anche i simboli del Pd e delle liste civiche «Noi per la città» e «L’altra San Donato», che è già stato inserito in coda alla scaletta del consiglio convocato per la serata di martedì. Viene ancora una volta ricordato che il tempo stringe, in quanto l’apertura delle offerte è prevista per il 15 maggio: data entro la quale le forze di opposizione auspicano che il comune incontri Eni servizi, per individuare un accordo che tuteli il patrimonio naturale che correda i quartieri sandonatesi. L’istanza corale diventerà in ogni caso oggetto di confronto tra i diversi schieramenti, che si troveranno a prendere posizione di fronte alla scelta di Eni servizi di procedere con la dismissione di un ventaglio di ombrosi spicchi locali. Ulteriori sviluppi a questo punto sono attesi entro settimana prossima e comunque non oltre la data in cui verranno aperte le buste con le offerte. All’asta, oltre i boschetti, c’è anche la cordata di sei negozi di via Alfonsine, a cui si aggiunge il bar Minerva: beni che passeranno di mano, sebbene sotto il profilo politico l’interesse sia concentrato su quei tratti da sempre fruibili ai cittadini, che ora si apprestano a passare di mano. Una partita che secondo ambientalisti e forze di centrosinistra, il comune non si dovrebbe far sfuggire. Fonte: Il Cittadino
WWF Sud Milanese: SENZA BOSCHI NON CI STIAMO
E' con seria preoccupazione che apprendiamo la notizia dell'intenzione di ENI Servizi di procedere alla vendita di parte del patrimonio immobiliare e in particolare della vendita dei boschi della Città di San Donato Milanese. Le aree messe all'asta sono tra quelle che tanto danno lustro a San Donato e che da sempre la caratterizzano quale "città con molto verde", crediamo infatti che sia noto a tutti che ben poche città della provincia di Milano possano vantare una tale superficie naturale.
Entrando nel dettaglio delle aree possiamo dire che si tratta di zone dove il bosco urbano è "maturo" ovvero con alberi ben formati e adulti (quercie rosse, tigli, aceri ricci ecc. con altezze superiori ai 15 metri). Oltre alla funzione ecologica e paesaggistica tali presenze svolgono un'importante azione di barriera contro il rumore e il particolato dovuto proprio alla massiccia presenza di autoveicoli (in particolare la fascia boscata di Via Ferrandina che sorge parallela alla Paullese).
Non riusciamo ancora ad immaginare quale potrebbe essere il volto futuro della nostra città se, malauguratamente, tali superfici boschive venissero vendute e, ad esempio, trasformate in aree edificabili. Crediamo infatti che uno scenario verosimile sia proprio quello che ipotizza la trasformazione da bosco a strutture permanenti di qualsiasi genere; questa ipotesi nasce dalla domanda per la quale ci si chiede quale sarebbe l'interesse di un privato ad acquistare un'area se non per averne un profitto?
Chiediamo quindi a tutte le persone che hanno a cuore il futuro e la qualità della vita della nostra città , di firmare la petizione "URGENTEMENTE" per dire che non vogliamo la distruzione di alberi e boschi nel territorio.
"Fai sentire la TUA voce.
Sii dalla parte dei cittadini che vogliono che San Donato non perda per sempre i suoi boschi e il suo verde.
Da qualsiasi parte tu stia, pensa a quello che vogliono distruggerti, non esitare e firma la petizione"
comunicato stampa inviato da: Associazione WWF SUD MILANESE
Entrando nel dettaglio delle aree possiamo dire che si tratta di zone dove il bosco urbano è "maturo" ovvero con alberi ben formati e adulti (quercie rosse, tigli, aceri ricci ecc. con altezze superiori ai 15 metri). Oltre alla funzione ecologica e paesaggistica tali presenze svolgono un'importante azione di barriera contro il rumore e il particolato dovuto proprio alla massiccia presenza di autoveicoli (in particolare la fascia boscata di Via Ferrandina che sorge parallela alla Paullese).
Non riusciamo ancora ad immaginare quale potrebbe essere il volto futuro della nostra città se, malauguratamente, tali superfici boschive venissero vendute e, ad esempio, trasformate in aree edificabili. Crediamo infatti che uno scenario verosimile sia proprio quello che ipotizza la trasformazione da bosco a strutture permanenti di qualsiasi genere; questa ipotesi nasce dalla domanda per la quale ci si chiede quale sarebbe l'interesse di un privato ad acquistare un'area se non per averne un profitto?
Chiediamo quindi a tutte le persone che hanno a cuore il futuro e la qualità della vita della nostra città , di firmare la petizione "URGENTEMENTE" per dire che non vogliamo la distruzione di alberi e boschi nel territorio.
"Fai sentire la TUA voce.
Sii dalla parte dei cittadini che vogliono che San Donato non perda per sempre i suoi boschi e il suo verde.
Da qualsiasi parte tu stia, pensa a quello che vogliono distruggerti, non esitare e firma la petizione"
comunicato stampa inviato da: Associazione WWF SUD MILANESE
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