Massera scrive al primo cittadino Dompè per sollecitare interventi che pongano fine ai continui incidenti.Allarme dell’ex vice sindaco sull’ingresso in tangenziale.
Ancora incidenti al rondò di San Martino. In particolare, nello scorso fine settimana il battuto snodo di ingresso alla tangenziale,nonché punto di attraversamento per gli automobilisti sandonatesi diretti verso il cavalcavia Pontinia, piuttosto che alla stazione di Rogoredo, torna alla ribalta per una lamentata sequenza di sinistri. La segnalazione arriva dall’esponente del Pdl ed ex vice sindaco dell’esecutivo di centro destra al governo della città, Guido Massera, che nei giorni scorsi ha diramato una missiva al sindaco Mario Dompé, denunciando pubblicamente alcuni episodi, con tanto di foto di uno dei recenti sinistri che hanno richiesto l’intervento dei soccorsi urgenti. Con l’occasione vengono lamentati ritardi e slittamenti per la realizzazione di opere, che sono inserite anche nel bilancio pluriennale, con un appostamento già per il 2009. Ma gli interventi sembrano farsi attendere. «E’ con viva preoccupazione - scrive Massera, facendosi portavoce di un tratto di territorio su cui ha già puntato l’attenzione in più occasioni - che devo segnalare ancora una volta la situazione di estrema pericolosità in cui versa il rondo’ di San Martino dinnanzi al primo/secondo Palazzo uffici Eni. Mi permetto di ricordarle che la sicurezza dei cittadini e’ una delle principali responsabilità che la carica da lei ricoperta le attribuisce e ciò non deve rimanere solo un concetto astratto». Dopo la segnalazione riguardo i rischi legati all’attraversamento dei rom nel tratto di autostrada in prossimità di San Donato, il tema della sicurezza stradale torna quindi protagonista, con riflettori che si accendono nuovamente sul rondò. Del resto quest’ultimo è uno «scoglio» obbligato per accedere ed uscire dalla città che, se l’inverno in regime di scarsa visibilità presenta evidenti limiti, anche con la bella stagione si rivela comunque critico, come documentano le immagini. Tanto, che da anni si parla di opere per la messa in sicurezza di quel tratto dove la distribuzione delle precedenze da dare e da rispettare, lascia margini di difficoltà legati anche alla pendenza dell’asse che interseca, in un punto focale del tessuto viabilistico sandonatese, dove pure la segnaletica lascia desiderare. E nei momenti di punta, i pendolari in massa si incontrano allo stesso rondò, tra sorpassi e acceleratori schiacciati, mentre strombazzanti automobilisti innervositi dall’attesa sollecitano lo sgombero dello snodo, dove altri sono fermi per dare la precedenza. Ma se questa è la battaglia quotidiana, nelle ore serali, quando il traffico si dirada, la velocità, sommata talvolta all’indecisione di chi non conosce bene i luoghi, nell’insieme tornano a giocare brutti scherzi. È indiscusso che qualcosa prima o poi debba cambiare, ma il problema a questo punto sembra essere la tempistica, visto che cittadini ed esponenti politici tornano a fare appello ai vertici del palazzo municipale, chiedendo che le risposte siano celeri. Fonte: Il Cittadino
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