
Niente più “Teatro di stalla” a Cascina Ronco. Con l’arrivo della bella stagione, per la prima volta dopo cinque anni ininterrotti di un’ attività che ha visto la compagnia amatoriale di Poasco regalare tante serate di svago ad un affezionato pubblico, con ospiti d’eccezione ed eventi di richiamo, la tradizione si interrompe bruscamente. Di fronte ad un incerto futuro per la pregiata cascina cinquecentesca, in mano ad una società immobiliare, che nei mesi scorsi si è già fatta avanti con l’intenzione di trasformare in un complesso residenziale il bene che da oltre settant’anni viene gestito dalla famiglia Villa, i cancelli rimarranno rigorosamente chiusi. In realtà rimasero serrati anche nel 2008, su indicazione del proprietà che per ragioni di sicurezza aveva vietato eventi aperti al pubblico, ma in quell’occasione, dal momento che erano ormai state invitate band musicali e attori, i promotori decisero di fare lo sforzo di trasferire il palco in altri punti della frazione e di assicurare comunque alla comunità locale le occasioni di svago, che hanno richiamato più volte anche persone provenienti da fuori. «Era stato un grande impegno - dice Alessandra Villa -, anche perché una volta in cascina lasciavamo montato il palco, mentre l’anno scorso ogni volta l’allestimento è stato smontato nella stessa serata. Purtroppo, per il momento a malincuore abbiamo dovuto fermarci, di questo ci dispiace molto, soprattutto per le tante persone che hanno dato soddisfazione al nostro lavoro». Non solo. Se nelle passate estati la cornice rurale che sorge ai confini del Parco Agricolo Sudmilano era ormai solita ospitare feste di associazioni locali, piuttosto che visite guidate per i bambini, anche queste iniziative verranno annullate. In attesa di certezze sul domani di questo patrimonio rurale che, per proseguire con continuità necessiterebbe di alcuni lavori, il motore che si era trasformato in una ricca fucina di proposte di aggregazione, per il momento si spegne.
Molti frequentatori di cascina Ronco, che hanno seguito con apprensione gli sviluppi di una vicenda su cui pesa il parere della Soprintendenza - che avrebbe concesso trasformazioni d’uso, purché siano mantenute le linee architettoniche esistenti -, si stanno accorgendo di un silenzio di cui Poasco non era più abituata. Del resto, il “Teatro di stalla”, che si basava sul volontariato e sulla passione di una compagnia amatoriale, per il momento non ha più una casa. Dopo le mobilitazioni degli anni scorsi, ora rimangono una serie di punti interrogativi legati ad una partita puntata sull’antico immobile della frazione.
Fonte: Il Cittadino
Molti frequentatori di cascina Ronco, che hanno seguito con apprensione gli sviluppi di una vicenda su cui pesa il parere della Soprintendenza - che avrebbe concesso trasformazioni d’uso, purché siano mantenute le linee architettoniche esistenti -, si stanno accorgendo di un silenzio di cui Poasco non era più abituata. Del resto, il “Teatro di stalla”, che si basava sul volontariato e sulla passione di una compagnia amatoriale, per il momento non ha più una casa. Dopo le mobilitazioni degli anni scorsi, ora rimangono una serie di punti interrogativi legati ad una partita puntata sull’antico immobile della frazione.
Fonte: Il Cittadino
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