martedì 16 giugno 2009

San Zenone - I pendolari fanno causa a Trenitalia Stress e ritardi arrivano in tribunale

La misura è colma, i pendolari hanno deciso di portare in tribunale Trenitalia per “danno esistenziale”. Tre viaggiatrici del comitato pendolari di San Zenone hanno pensato di ribellarsi una volta per tutte ai disagi: carrozze sporche e super affollate, ritardi a non finire e servizi scadenti. In realtà, nel caso dei passeggeri sudmilanesi, la situazione è più difficile da sopportare: la stazione è forse una delle peggiori del territorio, si trova solo a pochi chilometri da Milano ma non possiede obliteratrici in funzione o distributori automatici di biglietti, senza contare l’incuria denunciata senza sosta dagli utenti.I pendolari si sono rivolti all’avvocato Angelo Musicco, che gestisce uno studio a Milano, per far valere le loro ragioni. Proprio nella giornata di ieri, il legale si stava occupando delle pratiche in questione. È possibile che la prima udienza sia fissata il 29 settembre. «Ho potuto constatare di persona i disagi durante l’inverno - spiega l’avvocato -, quando una mia conoscente mi accompagnò alla stazione di San Zenone, che si trovava in condizioni pietose. In senso più ampio, si cerca di vedere se in Italia la parola “democrazia” sia priva di significato o abbia a che fare con la vita di tutti i giorni». In tribunale, si cercherà di far valere il diritto dei viaggiatori a essere risarciti per il mancato adempimento del contratto: «Nel momento in cui pago un biglietto - continua l’avvocato -, mi aspetto degli elevati standard di qualità, che però in questo caso non esistono. C’è quindi una responsabilità contrattuale, alla quale si aggiunge una responsabilità legata alla negligenza. Trenitalia va a ledere i diritti costituzionalmente protetti, fra cui la dignità della persona, il lavoro e la serenità famigliare». I primi pendolari che hanno sfidato in aula Trenitalia sono stati i “colleghi” piacentini, che avevano potuto cantar vittoria. La notizia era stata accolta con entusiasmo dai viaggiatori della Milano-Piacenza. Dal momento che all’orizzonte non si intravedono miglioramenti, è possibile che altri passeggeri si affidino a un legale.
Fonte: Il Cittadino

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