sabato 27 giugno 2009

San Donato - In via Sanguinetti un asilo aziendale

Il percorso è ormai a tutti gli effetti definito: lo stabile di via Sanguinetti si prepara a trasformarsi in un asilo aziendale per i figli dei dipendenti Eni, con una capienza per ospitare 60 bimbi dell'asilo nido e altri 60 della scuola materna. Di questi 120 posti per giovanissimi utenti, 18 saranno riservati a piccoli sandonatesi, non necessariamente figli di genitori impiegati nella grande azienda sandonatese. Dopo il passaggio che si è tenuto nei mesi scorsi in consiglio- in cui è stata licenziata la convenzione tra comune ed Eni Servizi, una volta spianata la strada sotto il fronte burocratico, sembra siano ormai partiti i preparativi per far nascere il primo esempio di asilo nido aziendale. Il modello di servizio calibrato per le madri lavoratrici fa così capolino in una città che si è in parte sviluppata all'ombra dei palazzo di vetro e che oggi ospita un diversificato panorama di sigle di terziario, con il quartier generale di una rosa di multinazionali. Nel corso del dibattito che per alcune settimane ha tenuto banco sul territorio, alcune forze della minoranza consiliare hanno lamentato l'esiguo numero di posti - che in totale dovrebbero essere 18 -, riservato ai bimbi di San Donato, in via non esclusiva. Dal fronte opposto della maggioranza di centrodestra si è invece alzato un coro di consensi per questa forma di collaborazione tra mondo aziendale e comune. Il trasferimento dei servizi sanitari, che ospiteranno anche un Punto Raf, in base a quanto dichiarato dai vertici dell'Azienda ospedaliera di Melegnano, non comporterà tagli. La frenata rispetto alle ipotesi maturate negli anni scorsi, in cui sembrava che il comune nell'ambito della dismissione del patrimonio Eni dovesse acquistare il complesso di via Sanguinetti - che doveva comunque essere messo a norma - ha dunque prodotto un nuovo schema, che troverà attuazione concreta in una manciata di mesi. Sotto l'aspetto tecnico il progetto della struttura per l'infanzia ha incontrato il plauso generale, riguardo invece le modalità dell'operazione, non sono mancati cenni critici riguardo anche al fatto che lo stabile di via De Gasperi offrirebbe scarse opportunità in tema di posti auto. Fonte: Il Cittadino

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