La soluzione proposta dal Parco tecnologico padano ha bisogno però di un finanziamento: appello alla Provincia.Lotta biologica all’insetto che sta distruggendo i campi di mais.
Scienza e politica. Sono questi gli “antidoti” che il Lodigiano vuole cercare di mettere in campo contro la diabrotica, l’insetto alato che tra stato larvale e forma adulta minaccia di compromettere il 90 per cento delle coltivazioni di mais lombarde. Un flagello da milioni e milioni di euro di danni, che ha portato le associazioni di categoria agricole a chiedere lo stato di calamità. E che a Lodi sta trovando risposte e suggerimenti sia sul fronte della ricerca che sul fronte istituzionale. Un progetto per contrastare il devastante insetto, per esempio, c’è già: lo ha sviluppato il Parco tecnologico padano, che assieme a una delle imprese nate nel suo incubatore, l’Agrifutur, mira a contenere i danni della Diabrotica senza ogm o insetticidi, ma attaccandola con parassiti in grado di decimarla. Il concetto è quello della “lotta biologica integrata”, che nello specifico sarebbe affidata a due funghi presenti in natura (il Metarhizium e la Veauveria) capaci di fare morire l’insetto, riducendo la popolazione della diabrotica sotto la soglia di danno. Il problema è che il progetto, come spiegano dal Parco, è già stato predisposto da alcuni anni, ma non è ancora riuscito di trovare un finanziamento in grado di farlo decollare: «Quello di cui abbiamo bisogno adesso è un finanziatore interessato a sviluppare questo tipo di tecnologia - spiega Francesco Salamini, presidente del comitato scientifico -. La Provincia? Può essere un buon promotore, al pari di altri enti. Riteniamo che sia un buon progetto, potenzialmente molto efficace, anche perché esclusi gli ogm ed alcuni insetticidi non esistono grandi mezzi di contrasto della diabrotica. Con le risorse necessarie, potremmo partire anche in tempi molto brevi». I costi? Ancora difficili da stimare, «ma non esorbitanti», fanno sapere dal Ptp. «Vogliamo approfondire questo discorso - risponde il nuovo assessore provinciale all’agricoltura, Matteo Boneschi, già in visita al Parco giovedì assieme la presidente Foroni -. Ora l’urgenza è reperire finanziamenti per l’emergenza, ma già nei prossimi riprenderemo i contatti con il Parco per comprendere meglio il progetto e vedere di dargli sostegno». Ieri, intanto, lo stesso Boneschi e il suo omologo al bilancio Cristiano Devecchi hanno incontrato a palazzo San Cristoforo sia le associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Apa e Apima) e una folta rappresentanza di coltivatori lodigiani per fare il punto sulla situazione. Alle richieste di aiuto giunte dagli agricoltori, Boneschi ha promesso di agire immediatamente non solo intensificando il monitoraggio sull’evoluzione del fenomeno, ma anche sollecitando la Regione a valutare gli interventi e i contributi economici con i quali aiutare i coltivatori: una linea d’azione, ha spiegato l’assessore, da condurre in coordinamento con le altre province afflitte dal flagello della terribile diabrotica. Fonte: Il Cittadino
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