giovedì 16 luglio 2009

Crociera sull’Adda con ospiti speciali: «Dobbiamo valorizzare il nostro fiume»

E galeotto fu il fiume. Se produrrà nei prossimi mesi intese o azioni congiunte tra i 24 comuni lodigiani del Consorzio Navigare Adda, provincia di Lodi e Parco Adda Sud è prematuro pronosticare adesso, ma certo è che la crociera lungo Adda, ieri, dei rappresentanti le contrade rivaiole, del presidente di palazzo San Cristoforo Pietro Foroni e di Silverio Gori, presidente del Parco e promotore dell’iniziativa, ha sin d’ora sortito quel che si prefiggeva: un patto tanto informale quanto serio su questioni importanti per la salvaguardia e promozione di quei 60 chilometri lineari di territorio che da Comazzo si estende fino a Castelnuovo. Tolta la cravatta, sindaci e assessori hanno infatti piacevolmente conversato a bordo della motonave Mattei, in scivolamento morbido da Pizzighettone all’imbarcadero della tenuta Boscone, i nuovi eletti scambiandosi reciproche rimostranze ripulite dei più consunti cerimoniali. Salpato a suon di tromba, il centenario gioiello Mattei che solo il restauro compiuto quattro anni fa dal Consorzio ha sottratto all’oblio dei reduci di guerra, ha traghettato gli ospiti all’appuntamento delle 19.30 con Antonio Biancardi, il figlio Giovanni e la moglie Luna, proprietari dell’oasi Boscone e orchestrali della cena di gala offerta nel rustico all’aperto del ristorante Cascina Isolone. Un cammeo di assaggi agrodolci e delicatezze della tradizione lodigiana servito al termine del momento clou, la consegna da parte di Gori a tutti e 25 i partecipanti della bandiera del parco. «Auguro ai veterani e nuovi entrati nella pubblica amministrazione un buon lavoro - ha esordito Gori -, il nuovo cda ha intenzione di ricercare con voi un dialogo e scambio di idee costante, perché il compito di tutela delle fasce boscate proprio del parco si coniughi alla valorizzazione dell’agricoltura, morte e mortizze di pregio presenti al suo interno». A esemplificare l’opportunità di un incontro tra le parti Gori ha quindi menzionato la revisione del Piano territoriale del 2005 «resa meno restrittiva ed ora da sottoporre ai comuni», quella dei Sic, Siti di interesse comunitario «a fatica quasi conclusa», la necessità di fare sistema per completare la ciclabile che da Rivolta d’Adda arriva sino a Lodi. D’accordo con lui il vicesindaco del capoluogo lombardo Mario Cremonesi, che ha esortato i colleghi ad avere «il coraggio di volare alto progettando un ambiente migliore per i nostri figli», e dal presidente Foroni: «come amministrazione provinciale lavoreremo per armonizzare tutela e valorizzazione del territorio nella sua interezza, i due fiumi Adda e Po, ma anche realtà come il marchio Lodigiano Terra Buona e la Strada dei Vini». L’obiettivo, puntare sulla riscoperta di un territorio che annovera «riserve tra le più belle di Lombardia», nelle parole di Biancardi. Fonte: Il Cittadino

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