Potrà partire anche la realizzazione del collegamento provvisorio sul Po; a bilancio 42 milioni di euro.Berlusconi firma l’ordinanza per la costruzione del nuovo viadotto.
Ieri, almeno sulla carta, è cominciata la ricostruzione del ponte della via Emilia tra San Rocco al Porto e Piacenza crollato il 30 aprile scorso: il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha firmato l’ordinanza per le procedure di urgenza per la ricostruzione e per la realizzazione del ponte provvisorio, individuando anche “nell’ambito delle risorse presenti sul bilancio di Anas Spa” i 42 milioni di euro necessari per entrambe le opere. Inoltre, in mattinata, i periti nominati dalla procura della Repubblica di Lodi e i consulenti di Anas (parte offesa) e di uno dei 16 indagati hanno compiuto il primo dei sopralluoghi che li porterà a consegnare al palazzo di giustizia lodigiano, entro il 10 agosto, il loro verdetto sulla responsabilità o meno di uno spostamenti dei piloni nella dinamica del crollo di una campata, innescato, lo ricordiamo, dalla rottura di un giunto metallico “gerber”. Stefano Mambretti, professore di idraulica del Politecnico di Milano, e Fabrizio Ciapponi, uno dei massimi esperti italiani di topografia, sono stati visti utilizzare sofisticati strumenti di misura ma non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, così come Michele Mele, progettista del nuovo ponte e consulente Anas assieme all’ingegnere idraulico Alberto Galli. Dopo questa terza perizia è atteso il dissequestro, necessario per la ricostruzione.Ma ieri a Roma è cominciata anche la discussione della proposta di legge 2423 della Camera dei deputati, firmata dagli onorevoli leghisti Andrea Gibelli, lodigiano, Massimo Polledri, piacentino, Angelo Alessandri, da Reggio Emilia, Maurizio Fugatti, trentino, e dal pidiellino piacentino Tommaso Foti, in tema “disposizioni per la realizzazione del ponte sul Po tra le province di Piacenza e Lodi”. Al primo passaggio presso la commissione ambiente seguirà l’individuazione di un relatore. La proposta, depositata appena una settimana dopo il crollo, richiede l’attivazione di procedure di somma urgenza per progettazione e appalto e anche di ridurre i tempi per la valutazione di impatto ambientale, indicando inoltre come modalità di finanziamento lo 0,05 per cento dei pedaggi di competenza di Anas Spa. «Questa proposta di legge ha raggiunto lo scopo che si era prefissata – il primo commento dell’onorevole Gibelli alla firma della procedura d’urgenza -: ottenere procedure accelerate con tempo indifferibile e finanziamenti individuati era infatti uno dei nostri obiettivi, e, dal punto di vista tattico, lo abbiamo raggiunto. Diventa così evidente che quando mi sono occupato del ponte interessando personalmente il vice ministro Roberto Castelli e Umberto Bossi non era solo campagna elettorale. La proposta di legge, comunque, non sarà ritirata, perché ha la valenza strategica di ribadire l’importanza di questo collegamento tra Lombardia ed Emilia». L’ordinanza di Berlusconi per il ripristino del collegamento nomina inoltre il capo compartimento regionale Anas della Lombardia, al momento l’ingegner Claudio De Lorenzo, commissario delegato per le attività di demolizione, progettazione e ricostruzione del ponte, con l’incarico di realizzare tempestivamente un ponte provvisorio. L’ordinanza prevede inoltre tempi abbreviati per la Via, 30 giorni, e dimezza i termini di legge per occupazioni di urgenza ed espropri, autorizzando inoltre procedure in deroga. Soddisfatto il sindaco di San Rocco al Porto Giuseppe Ravera, che ricorda che Anas ha promesso di assegnare entro 5 giorni dall’ok alla procedura d’urgenza l’appalto per il ponte provvisorio, che costerà circa 7 milioni di euro e sarà in parte galleggiante. Fonte: Il Cittadino
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