sabato 4 luglio 2009

Paullo - Alberi e verde dove c’è la città


L’area sarà grande 44mila metri quadrati: parte dei terreni sono già stati acquistati dal comune. Un vero bosco tra la circonvallazione e la Paullese.

Non sarà un giardino sotto le finestre di casa, ma un vero e proprio bosco. Una macchia verde grande 44mila metri quadrati, lungo via Mazzarello, tra la circonvallazione e la Paullese. È il progetto della giunta Mazzola che vuole portare il “Bosco in città”. Sono già stati acquistati 30mila metri quadrati di terreno e piantati i primi duecento alberi. Ma entro la fine di quest’anno arriveranno altre essenze ed arbusti, per costruire nel tempo una vera e propria strategia di forestazione urbana, oltre a 14mila metri quadrati di campi da piantumare. Con i risultati che si dovranno però vedere subito: nel giro di un paio d’anni ci saranno olmi, noccioli, ontani, pioppi e betulle, piante a crescita più veloce e piante a crescita lenta. Ma poi si potrà pensare anche a sentieri, panchine leggeri ponti di legno che attraversano rogge. Insomma, si cercherà di abbellire, ma soprattutto di rendere fruibile a tutti questo splendido spazio verde in mezzo alla città. Una scelta coraggiosa, soprattutto in tempi di “magra” per le casse comunali: l’investimento per l’acquisto di terreni agricoli da trasformare in boschi, costa tra i 20 e i 40 euro al metro quadrato. Per la superficie che coprirà il Bosco in città di Paullo si parla del valore di 1, 5 milioni di euro a cui vanno aggiunti, dilazionati nel tempo, gli acquisti delle piante. Il comune ha però agito d’anticipo, grazie ad una serie di operazioni che hanno consentito l’acquisizione di aree in convenzione con i privati. I primi 30mila metri quadrati da alberare sono arrivati in questa forma all’interno del pubblico demanio. Dei 14mila che si acquisteranno, 7mila deriveranno da convenzione, gli altri 7mila verranno comperati con denaro fresco all’agricoltore proprietario. «Io direi - spiega il sindaco Claudio Mazzola -, che il nostro è uno sforzo notevole. Pensiamo a quale comune, in tale congiuntura, sia disposto a destinare tante risorse ad opere di impatto non immediato. Noi però non pensiamo solo al presente, vogliamo lasciare qualcosa in eredità alle generazioni future. Non gli lasciamo solo cemento, ma del verde che crescerà e diventerà sempre migliore anche grazie a loro, sperando che le amministrazioni successive seguano questo esempio». Si pensa al futuro, ma il bosco dovrà nascere sin da subito. Infatti sono già state collocate le prime piantine. Le varietà sono miste, privilegiando specie autoctone, affiancando esemplari che crescono e si adattano rapidamente a futuri alberi secolari. In questo modo, oltre ad avere un effetto ambientale più immediato, ci sarà la possibilità di creare un vero e proprio bosco in maniera mediata. «Tra trenta o quarant’anni - dice il sindaco - si potranno sostituire quelle piante che attecchiscono più velocemente ma che hanno vita più breve. Potranno essere rimpiazzate con le specie a crescita lenta: nel frattempo non lascremo però il deserto, perché le altre loro “gemelle” saranno già grandi». Fonte: Il Cittadino

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