La giunta di centrodestra ha scartato l’ipotesi di tagliare il bus che fa spola tra Poasco e l’Omnicomprensivo, con a bordo una cinquantina di studenti. Il passo indietro, con l’approvazione da parte della maggioranza dell’emendamento proposto dai Verdi per salvare il servizio di trasporto, è stato compiuto nel corso del consiglio comunale di giovedì, in fase di approvazione del Piano al diritto allo studio. Del resto la strategia ventilata in commissione consigliare nei giorni scorsi aveva trovato immediato dissenso, con una presa di posizione forte proprio da parte dei Verdi. La stessa linea citrica tra la compagine di maggioranza era stata in ogni caso condivisa anche dalla Lega Nord, che aveva annunciato l’intenzione di votare contro il documento proposto dalla giunta se non ci fosse stato un cambio di rotta che garantisse il mantenimento del mezzo. Già in riunione di maggioranza i “lumbard” avevano assunto una posizione forte rispetto a questo tema. Non solo. Anche da parte della presidente del comitato cittadino Giusy Quaranta e degli stessi abitanti di Poasco si erano alzati immediati segnali di aperto scontento e tra il pubblico in aula ha preso posto anche un gruppo di genitori, per seguire il dibattito su una vicenda di alto interesse per la comunità locale. Nel corso del confronto, l’assessore all’istruzione Rosa Carriero ha fatto presente che si sarebbe trattato di un’iniziativa sperimentale, in attesa di capire se l’autobus alternativo della linea Verde Sila fosse in grado di rispondere alle esigenze degli studenti delle scuole superiori. Ma la minoranza ha risposto che «le verifiche si fanno prima», segnalando l’inaffidabilità del servizio di linea, legata anche al fatto che talvolta in passato il mezzo avrebbe addirittura saltato la fermata nella frazione. Sembra peraltro che non essendo in capo il comune, non ci siano opportunità per assicurare al pulmino di linea l’efficienza necessaria per rispondere alla necessità di passeggeri che devono varcare puntualmente i cancelli della scuola. In una seduta in cui molti banchi erano vuoti, pertanto senza la presenza dell’opposizione sarebbe mancato il numero legale per far proseguire i lavori, il sipario si è chiuso sul dibattito dei trasporti, con l’approvazione di un testo emendamento che evita scossoni agli studenti, i quali in settembre riprenderanno le lezioni, con il proprio abbonamento in tasca. Per il resto, il passaggio in cui sono tracciate le linee guida dei servizi alla didattica - eccetto per alcune note critiche riguardo tempi e modalità con cui vengono varati gli appalti -, non ha incontrato particolari ostacoli. Fonte: Il Cittadino
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