mercoledì 29 luglio 2009

San Donato - È ancora mistero sulle dimissioni di Dompè

L’ipotesi di imminenti dimissioni del sindaco Mario Dompé, da lui stesso annunciate, per il momento non dovrebbe avere alcun seguito. Mentre dall’idea di un rimpasto di giunta potrebbero sortire scampoli concreti, con nuovi inserimenti nell’esecutivo, sebbene voci parlano addirittura di sostituzioni. Di ufficiale, a distanza di una manciata di giorni dalla e-mail inviata giovedì scorso dal primo cittadino ai suoi assessori, in cui rende nota l’intenzione di uscire di scena, non c’è ancora niente. Dopo la notizia che ha scombussolato il mondo politico locale, dal comune infatti non è più arrivata alcuna comunicazione istituzionale. Niente smentite e nemmeno conferme, ma tanta curiosità tra i cittadini. Qualche indiscrezione è però trapelata dall’incontro di maggioranza che si è tenuto lunedì sera, convocato dal capogruppo Matteo Parrini. Un’adunanza in cui il sindaco non si è presentato, mentre hanno partecipato alcuni assessori, intrattenendo un confronto diretto con i consiglieri della compagine di centrodestra. Dovrebbe essere stata l’occasione per una verifica su cosa funziona e cosa invece potrebbe essere migliorato. Ma i confronti non finiranno qui, dal momento che non viene scartata l’ipotesi di una consultazione tra il sindaco Mario Dompè, il coordinatore uscente di Forza Italia Luca Squeri e il presidente uscente del Circolo di Alleanza Nazionale, Vincenzo Stochino. I due esponenti politici, in vista di un Pdl compatto, con un unico punto di riferimento che passerà attraverso il congresso (forse già in settembre), sembrano infatti avvertire la necessità di sedersi intorno ad un tavolo con il capo del comune. Non si sa ancora se l’incontro avverrà prima o dopo la pausa estiva, ma è certo che il segnale lanciato da Dompé manifesta una situazione fortemente critica, ricca di malumori, che in questa fase mal si abbinerebbe all’esigenza di compattezza dell’ormai partitone che è riuscito a conquistare la città di San Donato, rompendo la continuità targata centrosinistra. Anche l’ipotesi di rivedere l’assetto di una giunta che ha già perso tre pedine del Pdl richiederà probabilmente alcuni passaggi collegiali. Intanto, la Lega Nord, confermando la propria fiducia al sindaco, ha chiesto di contare di più, nel tentativo di recuperare quello scarto che al momento della distribuzione delle deleghe aveva visto prevalere l’allora An, seppur entrambi i partiti in consiglio comunale hanno uguale forza, con due consiglieri ciascuno. Fonte: Il Cittadino

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