giovedì 2 luglio 2009

San Donato - «Un freno al Far West di via Alfonsine»

La responsabile della famiglia: «Troppi rumori e traffico di motorini impazzito: cercherò soluzioni e parlerò con i giovani».L’assessore Amé assicura che cercherà di risolvere i problemi.

«Martedì sera ho rischiato la mia incolumità in via Alfonsine, dove motorini e auto sfrecciavano a velocità incontrollata, tra gruppi di schiamazzanti giovani, che mi hanno fatto comprendere i disagi lamentati dalle famiglie». Così l’assessore alle pari opportunità e alla famiglia del comune di San Donato, Ilaria Amé, con la sua testimonianza conferma il clima segnalato da anni dai residenti, i quali hanno preso la parola per sollecitare controlli notturni e serali tra i frequentatori assidui del tratto di Metanopoli, che anche nelle ore diurne è stato più volte teatro di una sequenza di fastidiosi episodi. Gli stessi negozianti anche recentemente hanno espresso disappunto per la presenza di gruppi di adolescenti dediti a dispetti: un’antologia di fatti che talvolta ha richiesto l’intervento dei vigili urbani. Ma se in questo caso le incursioni di perditempo che di tanto in tanto danno filo da torcere ai titolati di attività non conoscono stagione, l’estate via Alfonsine si anima di gruppi di ragazzi che sembrano non conoscere regole. Puntuali i residenti delle zone circostanti si stanno mobilitando, animando anche l’intenzione di procedere con una raccolta firme, simile a quella avviata dal quartiere di Certosa. Ma mentre in quel caso l’atmosfera è arroventata da gruppi di immigrati che bivaccano in piazza Tevere, nel noto punto di riferimento del quartiere fondato da Enrico Mattei il problema sembra legato alle scorribande di cordate di giovani sandonatesi, alcuni dei quali minorenni. Se da una parte si parla dunque di rilancio delle attività, con un’ipotesi di distretto commerciale, dall’altra sono attese soluzioni. «Come assessore - annuncia l’Amè -, cercherò di farmi portavoce in giunta dei problemi che ho toccato con mano, tentando anche di aprire un dialogo con i giovani, per cercare eventualmente di intervenire sul disagio». I problemi sono gli stessi di sempre, ma l’arrivo della bella stagione sembra aver complicato le cose, mettendo in moto puntualmente le proteste di chi in quella zona di San Donato ci abita e deve fare i conti con chiasso, schiamazzi, acceleratori schiacciati, motorini dalle marmitte assordanti, a cui si aggiungono liti e brutti e scherzi, dove in alcuni casi non è stato risparmiato nemmeno l’arredo pubblico. Secondo alcuni cittadini, le telecamere potrebbero essere una soluzione, tanto che sembra siano già state avanzate anche richieste in comune, in merito alla posa di impianti che puntino l’obiettivo sul corridoio a senso unico corredato di lunghe panche per le sedute, che fronteggiano i portici dove si snodano le insegne. Una cornice senza dubbio piacevole, dove però, a dire dire dei diretti interessati, manca innanzitutto il rispetto delle regole che disciplinano la convivenza civile. Fonte: Il Cittadino

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