mercoledì 15 luglio 2009

Un quartiere di nomadi a Poasco

Identificate 19 persone di nazionalità romena: serviranno giorni per completare la bonifica dell’area.Smantellato “villaggio” composto da nove baracche.

In uno spicchio di terreno ai bordi di Poasco alcune famiglie di rom avevano “messo su casa” con nove baracche abusive realizzate con materiale di fortuna e tre grandi tende da campeggio. Al momento dello sgombero, che ieri è iniziato alle 7 del mattino e si è concluso nel pomeriggio intorno alle 16, gli otto agenti della polizia locale coordinati dal capitano Antonio Nicolì, hanno identificato 19 persone, tutti di nazionalità romena, che si sono poi allontanati dal territorio. L’accampamento allestito nella zona di Sorigherio, che si estende lungo la vecchia linea ferroviaria Milano - Genova, è stato scorto proprio nel corso di un sopralluogo da parte dei vigili, i quali, passando al setaccio le zone potenzialmente critiche, si sono spinti nell’appezzamento fuori mano, in parte coperto dalla vegetazione, dove il gruppo di inquilini irregolari aveva stabilito la propria residenza “esentasse”. Gli occupanti avevano fatto in tempo a mettere in piedi un’organizzazione essenziale, con suppellettili, sedie, materassi, vettovaglie e altri arredi che sono stati ritrovati sul posto. Una volta appreso che dovevano lasciare la zona, prima di andarsene hanno riposto in alcuni sacchetti quello che sono riusciti a portare via. In questo caso la bonifica non è risultata propriamente agevole, in quanto il luogo non è raggiungibile con ruspe e altri mezzi meccanizzati, pertanto gli interventi, che sono partiti con l’abbattimento delle baracche realizzate con assi di risulta, richiederanno alcuni giorni di lavori. Ancora una volta la frazione di Poasco è così diventata punto di approdo per senza tetto, con l’insediamento di interi nuclei di nomadi, i quali hanno battuto una strada già calcata in passato da gruppi di loro connazionali, probabilmente sempre attirati dalla disponibilità di spazi collocati ai bordi del contesto urbano. Tutto è avvenuto infatti in base ad un copione noto, che sul territorio di San Donato ha già alle spalle una corposa antologia di esempi. «Con questa operazione - dichiara il sindaco Mario Dompè - gli sgomberi di insediamenti abusivi realizzati nel 2009 nel territorio comunale diventano quattro. Per affrontare il problema con sempre più efficacia ci stiamo confrontando con il comune di Milano per realizzare un maggiore controllo delle zone di confine, aree che spesso diventano terra di nessuno favorendo l’occupazione da parte dei nomadi e il proliferare dell’illegalità».
L’assessore Simona Gargani, ricorda: «Dall’insediamento di questa amministrazione, sono oltre 20 gli interventi effettuati. Nonostante il nostro impegno, siamo a conoscenza di alcune situazioni di criticità, che dipendono però dai comuni confinanti, rispetto alle quali abbiamo già inviato solleciti tesi ad assicurare ai cittadini di San Donato un clima di sicurezza e ordine pubblico».
Fonte: Il Cittadino

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