Ieri mattina la triste scoperta: rubate candele e una campanella e danneggiato il tabernacolo, denuncia ai carabinieri.Nella notte forzato l’ingresso e profanato il piccolo luogo di culto.
I vandali tornano a colpire alla cappella del Chiesuolo di Sant’Angelo, in via Bracchi. Nella notte fra lunedì e martedì i soliti ignoti hanno preso di mira la chiesetta, profanandola. Approfittando del buio della notte i vandali hanno forzato il lucchetto della porta d’ingresso e si sono intrufolati nell’edificio sacro. Del tutto indisturbati hanno avuto il tempo per rubare alcune candele votive e una campanella. Il gesto più grave lo hanno invece compiuto contro il tabernacolo, che è stato violato. Il risultato dei vandalismi è stato scoperto soltanto ieri mattina da alcuni sportivi che sono soliti correre sulla pista di atletica situata accanto al Chiesuolo. Hanno notato la porta aperta e il lucchetto forzato, così hanno avvertito il custode del Chiesuolo, un volontario che si prende cura del luogo sacro. È stato poi allertato il parroco, monsignor Gianfranco Fogliazza, che si è recato in via Bracchi per vedere di persona cosa avevano combinato i vandali. Dopo aver constatato i danni, ma soprattutto la gravità dell’offesa arrecata ai tanti fedeli barasini, monsignor Fogliazza ha provveduto a sporgere denuncia contro ignoti presso la locale stazione dei carabinieri. Al di là del danno economico, che si può quantificare in una manciata di euro, quello che colpisce è la volontà di accanirsi contro il Chiesuolo, che già negli anni scorsi era stato oggetto di atti vandalici. «Questa volta non sono entrati per rubare le poche monetine delle offerte - ha commentato ieri monsignor Fogliazza - hanno invece preso i ceri e una campanella. Inoltre hanno forzato il tabernacolo. È un gesto che ci fa pensare, perché non capiamo cosa sta succedendo, cosa stanno facendo. Certamente siamo in presenza di brutti segnali. Abbiamo sporto denuncia, speriamo solo che la smettano di tormentare questo luogo di culto». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco Domenico Crespi, che ieri mattina è stato informato dei danni al Chiesuolo e si è recato sul posto per un sopralluogo. «Siamo di fronte a un atto da condannare - ha detto Crespi - dà fastidio che sia stato preso di mira il Chiesuolo, un luogo carissimo a tutti i cittadini di Sant’Angelo. Sul posto abbiamo anche installato una telecamera, che però non è ancora in funzione a causa di un disguido dell’Enel con la procedura di allacciamento».Fonte: Il Cittadino
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