Impossibile costruire impianti di smaltimento rifiuti, ma adesso tutta la zona della Bassa dovrà essere protetta e valorizzata.Approvata in regione la richiesta degli enti locali contro la discarica.
Il territorio può cantare vittoria, almeno per il momento. Nella giornata di ieri, infatti, la Commissione paesistica istituita in Regione Lombardia ha riconosciuto il tanto agognato vincolo paesaggistico. Da tempo, infatti, la Provincia di Lodi e i comuni di Senna e Somaglia avevano chiesto la possibilità di tutelare sotto diversi punti di vista la “fetta” di Bassa a cavallo del Po. Questa mossa potrebbe servire come “arma” contro la discarica che Cre vorrebbe costruire a cava Bellaguarda, poiché l’esistenza di un vincolo paesaggistico vieta espressamente la realizzazione di insediamenti per il trattamento di rifiuti.La Commissione paesistica della Provincia di Lodi si è riunita al Pirellone insieme ai rappresentanti degli enti locali e alla Sovrintendenza. Con il via libera al vincolo paesaggistico scattano una serie di prescrizioni che impongono dei limiti alle infrastrutture agli impianti tecnologici. In particolare, dovranno essere valorizzati i percorsi rurali e le strade campestri, persino la costruzione di nuove piste ciclabili potrà essere messa in campo solo attraverso lo studio dettagliato di ogni piccolo particolare. Niente dovrà interferire con il paesaggio: indicazioni e cartelli dovranno avere determinate caratteristiche, le strade potranno essere costruite solo se strettamente necessarie, Infine, la presenza del Po pone forti limiti alla realizzazione di edifici, senza contare che il paesaggio agrario dovrà essere difeso.Per il presidente di palazzo San Cristoforo, Pietro Foroni, “il più è fatto”: «Si tratta di un sfida - commenta -, che due comuni lodigiani e la Provincia di Lodi hanno avuto il coraggio di mettere in campo. In campagna elettorale ho insistito proprio sul tema del coraggio, della fantasia e dell’ardire con cui occorre concepire l’amministrazione. Ora dovrà esserci il massimo impegno di tutti per far sì che quello che reputiamo essere davvero un patrimonio importante, venga dapprima difeso, ma poi valorizzato e debitamente promosso». Il presidente, inoltre, punta dritto sul progetto che coinvolge i fiumi del territorio: «In effetti - spiega -, questo primo tassello si inserisce nel più ampio disegno di valorizzazione del Po in tutto il tratto lodigiano, specie da Corte Sant’Andrea fino a Morti della Porchera (Corno Giovine). Il fiume sarà il tema centrale della valorizzazione turistica e dunque in prospettiva si guarda anche all’Adda».Ieri, al Pirellone, c’era anche l’assessore all’urbanistica, Nancy Capezzera: «Sono contenta che uno dei primi risultati del mio assessorato sia volto a difendere l’esistente e non a costruire del nuovo. L’urbanistica deve recuperare proprio questo spirito, identificando nel mantenimento e nel miglioramento due obiettivi fondamentali».Il documento, composto da nove pagine, sarà inviato nei prossimi giorni ai comuni di Senna e Somaglia, che lo esporranno all’albo pretorio. Da quel momento le disposizioni entreranno in vigore. Naturalmente, ci sarà tempo per presentare tutte osservazioni del caso.Per capire che cosa accadrà con la discarica di Senna, però, si dovrà attendere il nuove testo che la giunta regionale presenterà a breve. E che riguarda i criteri per l’autorizzazione degli impianti di smaltimento rifiuti. Fonte: Il Cittadino
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