Il prolungamento fino a Paullo-Zelo e i nodi di interscambio nell’incontro in programma oggi tra Regione e Provincia. Sudmilano e Lodigiano chiedono al Pirellone le strutture viarie.
Le urgenze sono le grandi infrastrutture viarie: la strada ferrata sarà tra i punti da privilegiare, dalla linea ferroviaria lodigiana alla metropolitana che arriverà fino al capolinea di Paullo-Zelo Buon Persico. Sono alcune delle indicazioni sulle politiche regionali da attuare nel prossimo triennio contenute nella risoluzione che accompagna il Documento di programmazione economico finanziaria regionale (Dpefr), approvato con 39 voti favorevoli e 21 contrari dal consiglio regionale della Lombardia nella sessione estiva di bilancio. Rispetto al testo che era stato approvato dalla commissione bilancio, sono state fatte alcune “correzioni”, tra le quali due emendamenti proposti dal Pd sulla sostenibilità degli interventi in vista dell’Expo. Quel che lo strumento di programmazione riserverà nel dettaglio per il Lodigiano lo chiederanno oggi al Pirellone il presidente della Provincia Pietro Foroni e l’assessore alla viabilità Nancy Capezzera, che sonderanno il terreno durante un incontro. «Cercheremo di capire quali e quanti benefici il Dpefr avrà sulla provincia - commenta Capezzera -. Noi vogliamo promuovere i nodi di interscambio modale di Codogno, di Casale e di Lodi per i quali siamo già a buon punto. A Codogno abbiamo avuto già un incontro: proponiamo snodi di interscambio e recupero di edifici dismessi, così come parcheggi e uffici. Questa settimana faremo lo stesso con Casale. E così sarà anche per Lodi». L’argomento caldo è il terminal autobus in via Fascetti, con varie strutture collegate tra cui il sottopasso. Il completamento del sistema dell’Alta capacità ferroviaria e lo sviluppo delle connessioni di rete con l’area metropolitana e urbana milanese è contemplato nel Dpefr. Vale lo stesso per il prolungamento della rete metropolitana verso Monza, Vimercate e Paullo: il prolungamento della linea tre si farà e prima del 2014. Viene sostenuta infine un’alleanza industriale tra Trenitalia e Ferrovie Nord mediante la costituzione di una nuova società, a cui faccia capo l’intero servizio ferroviario regionale. Ma andiamo per ordine rispetto alle infrastrutture viarie. Quest’anno verranno avviati i cantieri di Brebemi e Pedemontana ed entro il 2010 quelli della Tangenziale Est Milano. Sempre entro il 2010 cominceranno i lavori per la realizzazione delle Autostrada Broni-Mortara e Cremona-Mantova, per il potenziamento della A9 e per la costruzione delle opere necessarie per l’accessibilità di Malpensa. Sarà creato un centro di monitoraggio per il governo della sicurezza stradale e l’evoluzione del sistema informativo statistico dei dati sugli incidenti stradale per una migliore conoscenza del fenomeno: in Lombardia ci sono infatti arterie giudicate tra le più pericolose in Italia, quali la Paullese. C’è anche un capitolo sulla riorganizzazione delle competenze in materia e promozione dell’utilizzo del demanio lacuale: è previsto il potenziamento dell’attuale dotazione dei porti interni. L’intermodalità ferro-gomma diviene un obiettivo come quello del rinnovo del parco mezzi in circolazione.
In occasione di Expo 2015 si perseguirà un’azione di trasformazione paesaggistica, ambientale e culturale collegato ad un piano di sviluppo socio-economico. Tra le priorità: la predisposizione di un progetto di legge in materia di difesa del suolo e delle acque con riorganizzazione e razionalizzazione delle attività di difesa del suolo e la sottoscrizione di un accordo di programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese. Fonte: Il Cittadino
In occasione di Expo 2015 si perseguirà un’azione di trasformazione paesaggistica, ambientale e culturale collegato ad un piano di sviluppo socio-economico. Tra le priorità: la predisposizione di un progetto di legge in materia di difesa del suolo e delle acque con riorganizzazione e razionalizzazione delle attività di difesa del suolo e la sottoscrizione di un accordo di programma per la salvaguardia idraulica e la riqualificazione dei corsi d’acqua dell’area metropolitana milanese. Fonte: Il Cittadino
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