Non uno, ma due avvistamenti per il cervo della Bassa. L’animale, osservato domenica mattina nei boschi di Caselle Landi, era stato già notato qualche giorno fa nei boschi di Senna. Ad imbattersi nell’animale, a Caselle Landi, lo scorso fine settimana, è stato il vice sindaco di San Fiorano Mario Ghidelli, a caccia con un amico e i cani. L’esemplare, alto, bello e imponente, stava riposando in mezzo agli alberi, ma nessuno se n’era accorto. Disturbato dai rumori dei cani, l’animale si è alzato e si è presentato ai cacciatori in tutta la sua imponenza. «Siamo rimasti senza parole - commenta il vice sindaco -, era bellissimo. Quello che voglio dire ora è che quel cervo è patrimonio di tutti. I cacciatori della Bassa lo difenderanno. Sapevamo che l’animale era presente nella Bassa da alcuni giorni, era stato già avvistato da un amico, infatti, nei pressi di una cascina, a Senna. Noi ci stiamo dando da fare perché nessuno lo disturbi. Come amministratore e cacciatore penso che sia la miglior dimostrazione che la nostra Bassa è ancora integra e va tutelata con l’aiuto di tutti. I cacciatori della Bassa proteggeranno questo animale che simboleggia il valore ambientale della valle lodigiana del Po».Qualcuno ha ipotizzato che l’animale possa provenire da qualche allevamento, ma secondo Luca Canova, che insegna all’università di Pavia, «da come lo descrivono, veloce e snello, è un esemplare selvatico che ha attraversato il Po dall’appennino Piacentino ed è arrivato da noi. D’altra parte - aggiunge Canova - mi risultano tre segnalazioni di cinghiali fra Somaglia e Borghetto e 6 di caprioli (tutti insieme) a Borgo San Giovanni, più uno a Graffignana. Difficile immaginare che non arrivino dal Piacentino o dal Po pavese.Fonte: Il Cittadino
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