Tangenziale di Livraga, stavolta forse ci siamo. Il condizionale, dopo anni di attese e rinvii, è d’obbligo, ma dopo la “posa” dei paletti di delimitazione del tracciato, avvenuta nel giugno scorso, dalla Provincia di Lodi e dal comune interessato confermano che la svolta è arrivata: approvata ieri dalla giunta di palazzo San Cristoforo, nonché intervento tra i più importanti del nuovo piano triennale provinciale delle opere pubbliche, la variante sulla sp 107 “Lodi-Ospedaletto” che libererà l’abitato di Livraga dall’assedio delle automobili è pronta a diventare realtà. I lavori del primo lotto, quello della “bretellina” vera e propria che aggirerà il paese, dovrebbero iniziare nella primavera del 2010 e concludersi entro l’autunno del 2011. Costo dell’opera, quasi 3,1 milioni di euro, ai quali nel 2012 dovrebbero aggiungersi ulteriori 3,6 milioni del secondo lotto, ovvero il raccordo tra la tangenziale con la 234 che decongestionando la sp 107 arriverà fino al casello dell’A1 a Ospedaletto. «Accolgo molto positivamente la volontà della giunta di entrare nel pieno di questi sistema viablistici, che forse in passato hanno un po’ frenato la concezione dell’opera – commenta l’assessore alla viabilità della provincia, Nancy Capezzera -. Ma è solo l’inizio, perché non vogliamo fare differenze tra i comuni, nell’ottica di un servizio che non serva solo al singolo ma a tutti». Ettore Grecchi, sindaco di Livraga, testimone storico dell’“odissea variante” e partner finanziario dell’opera per 800mila euro, è soddisfatto: «È un intervento economicamente rilevante per una realtà come la nostra, ma risponde all’estrema importanza di un’opera che ci solleva dalla pressione dei veicoli nel paese, e che i cittadini sentono come un bisogno essenziale. La precedente amministrazione provinciale ci aveva dato una mano: ora siamo grati a quella attuale per avere dato “l’input” all’accelerazione». Già promossa in sede di conferenza di servizi anche dalla società autostrade e dall’Arpa, la variante di Livraga sarà una strada extraurbana a due corsie, lunga attorno ai 3 chilometri, con barriere antirumore e opere di mitigazione ambientale annesse. I maggiori benefici si rifletteranno sul trasferimento del traffico pesante diretto alle logistiche, ma l’auspicio è che la nuova variante possa portare sollievo anche ai comuni vicini: a tale proposito, nel 2005, anche i sindaci di San Colombano, Borghetto, Villanova, Massalengo, Ossago, Brembio e Secugnago avevano reclamato a gran voce la realizzazione della tangenziale.Fonte: Il Cittadino
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