Un traffico quotidiano, proprio sotto le finestre delle aule. Giovani spacciatori, in gruppi di quattro o cinque, che aspettano i clienti in giardino di fronte alle uscite di sicurezza. «Questa è la scuola dello spaccio», ridacchiano. Dopo le continue denunce di studenti e insegnanti, i presidi dei tre istituti del centro scolastico di San Donato hanno deciso di dare un taglio a quella presenza non più tollerabile: hanno chiuso due dei tre ingressi e ottenuto la revoca della licenza del bar, punto di ritrovo per una varia umanità che nulla aveva a che vedere con la scuola.«Per tenere lontani gli intrusi abbiamo chiesto ai carabinieri di mettere pattuglie in cortile — dice Piervirginio Bagnacani, preside del liceo classico Primo Levi — In passato sono venuti anche i cani antidroga ma non è stato sufficiente. Il problema dello spaccio rimane e va risolto una volta e per tutte». Venerdì scorso i dirigenti dei due istituti tecnici e del liceo classico, che conta duemila studenti iscritti, sono andati in Provincia a chiedere telecamere e più controlli all’ingresso. «Anni fa c’era una guardia armata e non avevamo problemi — racconta Francesco Usai, vicepreside dell’istituto tecnico Piero della Francesca — ma da quando il servizio è stato tagliato gli spacciatori che bivaccavano dietro al cimitero si sono spostati nel parco della scuola. All’i nizio erano più discreti, poi hanno cominciato a vendere alla luce del sole».Entrano la mattina e aspettano gli studenti. Si perdono nell’enorme parco e ricevono lì i “clienti”, anche loro esterni alla scuola, che nel centro scolastico sanno di trovare quello che cercano. L’a mministrazione provinciale ha in programma lavori da 500mila euro per la messa in sicurezza del comprensorio di San Donato e domani presenterà un piano per aumentare la vigilanza in tutti i grandi centri scolastici del milanese, per lo più vaste aree di prefabbricati costruiti negli anni Settanta. «Tolto il bar, sembra che la situazione sia un po’ migliorata — dice Usai — ma è solo l’inizio».Ufficialmente l’esercizio è stato chiuso per «ragioni di pagamenti e di mancato rispetto del contratto», ma in Provincia confermano che il problema era proprio la presenza di intrusi. Una serrata a cui gli studenti si sono opposti, manifestando due settimane fa di fronte a scuola. Anche in quel caso il preside Bagnacani ha chiamato i carabinieri: «Oltre agli alunni — racconta — nel picchetto c’erano proprio quegli “esterni” da cui dobbiamo difenderci». Sono stati tutti identificati, ma il lunedì successivo si sono ripresentati a scuola, in quel prato che considerano loro.Fonte: La Repubblica.it
lunedì 19 ottobre 2009
San Donato - Il liceo è invaso dagli spacciatori. "Vogliamo le pattuglie in cortile" ."Per tenere lontani gli intrusi abbiamo chiesto ai carabinieri di mettere pattuglie in cortile — dice Piervirginio Bagnacani, preside del liceo classico Primo Levi a San Donato — In passato sono venuti anche i cani antidroga ma non è stato sufficiente. Il problema dello spaccio rimane e va risolto una volta e per tutte".
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