giovedì 29 ottobre 2009

San Giuliano - È partita la corsa per adottare i cuccioli - Si ritiene siano arrivati in Italia clandestinamente: al responsabile è stata ritirata l’autorizzazione all’importazione. Già decine di richieste all’Asl, in corso gli accertamenti sanitari.


Per i cuccioli sequestrati al canile di San Giuliano potrebbe aprirsi la strada dell’affido temporaneo o dell’adozione. Sono le ipotesi al vaglio del dipartimento veterinario di Melegnano e dei carabinieri del Nas, autori del blitz di venerdì scorso che ha permesso di scoprire più di 90 cuccioli di tutte le razze (altri cento erano già stati venduti) importati in modo illegale e del tutto clandestino da parte della società che ha affittato un capannone all’interno del canile Santa Brera. Il legale rappresentante, D.G. le iniziali, è stato segnalato alla competente autorità sanitaria, mentre gli è stata revocata l’autorizzazione a importare animali a tempo indeterminato; il suo capannone, invece, è sotto sequestro.Già due settimane fa i veterinari dell’Asl Milano2 avevano fatto un sopralluogo nel canile Santa Brera, e durante il controllo avevano scoperto, dietro una porta chiusa, circa venti cuccioli senza microchip, passaporto e documenti di identificazione. Gli animali erano stati sequestrati, mentre al responsabile D.G. (già finito nei guai altre due volte in passato e quindi considerato un “sorvegliato speciale”) era stata revocata l’autorizzazione a importare. «Non si trattava di una revoca temporanea, come quella disposta un mese fa in attesa che la documentazione venisse sistemata, ma di qualcosa di più grave - spiega il direttore del dipartimento veterinario dell’Asl di Melegnano, Marco Sirtori -. E invece, dopo quella disposizione, lui ha importato 193 cuccioli dall’Ungheria, quasi il doppio di quelli che importava normalmente». Ma i carabinieri del Nas erano già allertati del pericolo e venerdì hanno deciso di fare un sopralluogo, poi hanno contattato l’Asl e sono scattati i controlli sanitari sugli animali “clandestini”. «Bisogna comunque dire che gli animali avevano il passaporto e il microchip - aggiunge il dottor Sirtori -, ma erano stati importati illegalmente. Ora faremo gli accertamenti, che dureranno almeno tre settimane, nel frattempo i cuccioli sono stati portati in un luogo più adeguato per loro. Il capannone della società, invece, all’interno del canile ma estraneo a questo, è stato sequestrato, mentre al legale rappresentate è stata revocata l’autorizzazione a importare animali».In questi giorni al dipartimento dell’Asl sono già arrivate decine di telefonate da parte di persone interessate ad adottare questi cuccioli. Ma al momento non è ancora chiaro come verranno gestiti dopo i controlli sanitari, «anche se stiamo valutando la possibilità di darli in affidamento temporaneo o in adozione». Nel frattempo sul sito www.aslmi2.it verranno inserite le indicazioni per sapere come fare a “prenotare” un cucciolo.Fonte: Il Cittadino

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