venerdì 30 ottobre 2009

San Rocco al Porto - Il ponte galleggiante apre a metà novembre - La conferma arriva dall’Anas: «Il cantiere funzionerà pure di notte, siamo impegnati a finire quanto prima». Doveva essere pronto oggi ma la complessità dei lavori ne ha rinviato il varo.


Il ponte galleggiante provvisorio sarà in funzione la seconda settimana di novembre, tra il 9 e il 15. A confermare il rinvio, nell’aria già almeno da un paio di settimane, è arrivata ieri una nota ufficiale dell’Anas. Secondo le prime indicazioni, sarebbe dovuto essere in funzione a partire da oggi.Il prolungamento dei tempi non ha cause particolari ma è legato «all’enorme complessità delle attività in corso, ovvero l’attuazione di fasi di varo delle strutture galleggianti in acqua, le quali costituiscono un esempio unico in Italia». Mentre il ponte galleggiante tra la sponda lodigiana e l’isolotto Maggi è già pronto, ad andare per le lunghe è la realizzazione del collegamento tra l’isolotto Maggi e la sponda piacentina, il vero e proprio attraversamento del Po, più di 100 metri. Viste le difficoltà tecniche a operare su terraferma a Piacenza, i tecnici della Cimolai hanno optato per l’assemblaggio delle strutture galleggianti sull’isolotto Maggi stesso che poi, campata per campata, saranno varate in acqua e lì collegate l’una all’altra e infine ancorate a terra su sponda piacentina. Attualmente sta per essere varata la prima delle tre campate, e solo una volta conclusa tale attività sarà possibile riformulare tempi più precisi per la messa in funzione del ponte galleggiante. In realtà, una seconda difficoltà operativa è legata all’arrivo delle strutture galleggianti vere e proprie, dei siluri di decine di metri che necessitano di trasporti eccezionali. Alcuni intoppi burocratici hanno rallentato il loro arrivo a San Rocco al Porto, e solo in questi giorni dovrebbero arrivare gli ultimi pezzi. Per il momento, dunque, il cronoprogramma dei lavori indica la possibilità di mettere in esercizio il ponte tra il 9 e il 15 novembre, sempre che nel frattempo il meteo non infierisca e il regime idraulico del Po, influenzato anche dalle precipitazioni piemontesi, consenta le operazioni previste in alveo. «L’Anas è impegnata a completare l’opera quanto prima - ha commentato il presidente dell’Anas Pietro Ciucci -. Il ritmo di produttività del cantiere è elevatissimo e ho dato disposizione che, a partire dai prossimi giorni, siano previste anche attività notturne sotto la luce di potenti riflettori per compensare l’accorciamento delle giornate lavorative». E infatti nei giorni scorsi sono stati montati i fari, mentre il numero di operai in cantiere è addirittura aumentato.Fonte: Il Cittadino

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