Pullman vecchi e usurati, guidati da autisti che non conoscono il percorso (secondo gli utenti, messi al volante senza un’idonea preparazione), che arrivano dal deposito di San Donato per andare a Melegnano e rifare il tragitto in senso inverso, attraverso Paullo, fino al metrò. I pendolari li chiamano “baracconi” mobili: «Sono una schifezza - attacca il consigliere comunale di Paullo Pietro Marzano, pendolare suo malgrado su queste corriere - e viaggiano con notevole spreco di risorse perché parlando con un autista mi ha confessato che arrivano da San Donato: il pullman fa il tragitto vuoto per mettersi in sevizio da un’altra parte. Non potrebbero nemmeno fare queste corse. Noi saliamo quotidianamente su pullman urbani, i cosiddetti pullman arancioni, che continuano ad essere impiegati su linee extraurbane, mentre da altre parti ci sono quelli nuovi. Autoguidovie, per Milano Sud Est Trasporti, aveva promesso che sarebbero stati tolti dalla strada ormai da un mese: era stata fatta un’assemblea apposita, ma a quanto pare siamo nella medesima situazione di prima». Anzi peggio: una settimana fa è saltata l’ennesima corsa. Ma è una situazione che non è eccezionale, bensì fa parte della quotidianità della “Via Crucis” dei pendolari, che oltre ad arrivare al lavoro (o a scuola) in ritardo, salgono su pullman freddi (il riscaldamento non sempre funziona, o comunque nel caso migliore le porte che mal si chiudono fanno raffreddare gli interni). «La realtà di pullman ultramoderni e di lettere di protesta che sono quasi inesistenti che ci propina l’azienda di trasporti - conferma Marzano - non esiste proprio. Si viaggia stipati come sardine e piove all’interno dei veicoli: io ho scattato delle foto. E poi c’è uno spreco continuo di risorse: si parla di tempi di percorrenza alterati dal traffico, ma invece il tempo di percorrenza dovrebbe essere pari a zero, purché i pullman partano dai depositi di Tribiano, Zelo e Pantigliate, ma si fa diversamente. Uno si sveglia con il patema, perché non sa se riesce ad andare o meno a lavorare. Ne abbiamo già parlato due anni fa». Nelle stesse condizioni si trovano gli abitanti di Mediglia, come conferma Sonia Zurla in rappresentanza dei genitori che hanno i bambini che vanno a scuola a Crema. Loro ancora aspettano di vedere transitare il pullman scolastico sulla vecchia Paullese sia per Peschiera/Castello, Bettolino, Vigliano. Dal canto suo l’azienda ha fatto sapere che si investono mediamente 250mila euro per il servizio, puntando sulla qualità. Passi avanti sono stati fatti: prima c’erano bus di 25 anni, negli ultimi due anni c’è stato un ricambio generazionale dei veicoli.Fonte: Il Cittadino
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