venerdì 27 novembre 2009

Peschiera Borromeo - Gli ecuadoregni in festa per le vie di Peschiera

Grande manifestazione di fede, colore e folclore per la tradizionale “Festa delle genti” ecuadoregna. La manifestazione, nonostante il tempo poco promettente, si è tenuta domenica 22 con la Santa Messa e la consueta processione. L’occasione, che ha attirato così tante persone a Peschiera Borromeo, è la festività della comunità ecuadoriana della “Virgen del Quinche”, protettrice degli immigrati. La festività è stata organizzata grazie all’iniziativa delle associazioni “Concultura” e “Impresa Etnica”. La ricorrenza si è aperta sabato 21 con la benedizione della statua della Madonna del Quinche e la sua collocazione all’interno della chiesa di San Martino, in via Gramsci, dove appunto si è svolta la funzione. Alle 11.30 di domenica è iniziata la Messa nella chiesa di San Riccardo Pampuri, di via San Francesco d’Assisi. Questa è stata presieduta sia dal parroco locale sia da quello della comunità ospite. Durante la celebrazione, molto partecipata, sono state lette anche scritture sacre in lingua ecuadoregna. La celebrazione era allietata da un coro tradizionale che ha proposto inni religiosi esclusivamente in lingua. Al termine della funzione è partito il grande corteo della processione, alla quale si sono unite circa 600 persone. A guidare la parata due uomini che portavano un braciere d’incenso ornato di rose e fiori colorati. Subito dopo, adagiata su un trespolo ornato da fiori variopinti, si trovava la Madonna del Quinche, portata da sei religiosi. La statua era ornata da una fascia con i colori della bandiera ecuadoregna. A seguire uomini e donne vestiti con gli abiti tradizionali della cerimonia. Come gesto di rispetto è usanza gettare petali di rosa ai piedi della statua. Nel corso della sfilata i fedeli recitavano preghiere e inni sacri nella loro lingua.Il corteo ha marciato per alcune delle principali vie di Peschiera Borromeo e la località di Zeloforamagno per terminare all’oratorio di San Martino Riccardo, in via Madonna di Caravaggio. Qui la festa è proseguita con uno spettacolo folcloristico e con musiche e balli tipici dell’Ecuador. C’è stato un susseguirsi di gruppi come i Diablo Huma, i Nuova Generaciòn , i Kaway e tantissime altre ancora. Al termine dello spettacolo alcuni volontari delle associazioni, responsabili dell’organizzazione, hanno cucinato e servito piatti tipici della loro tradizione. Il denaro ricavato dalle offerte e dagli sponsor sarà devoluto in beneficenza per contribuire al finanziamento di un’associazione in difesa delle sfruttamento lavorativo dei bambini. «Nel nostro paese - ha raccontato un volontario -. la manifestazione è molto più articolata. Dura più giorni ed è molto più sentita dalla comunità: basti pensare che la statua della nostra Madonna viene fatta sfilare per le vie cittadine per una notte intera».Fonte: Il Cittadino

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