giovedì 12 novembre 2009

San Donato - Lavori in via Jannozzi, la protesta della Lega - Domenica scende in strada per raccogliere firme.


Sulla complessa partita dell’acquisizione di piazza Jannozzi da parte del comune, nella giornata di sabato scenderà in campo la Lega nord con un gazebo in cui i consiglieri comunali e i militanti del Carroccio per tutta la giornata ascolteranno i cittadini e raccoglieranno le firme per chiedere al comune di assumere le redini della gestione della piazza, senza ulteriori esborsi per i residenti.Riannodando le fila della vicenda, che coinvolge circa 250 sandonatesi, il comune nella primavera scorsa fissò come condizione per assumere le redini della gestione del corridoio di passaggio detto “piazza” la riqualificazione della stessa. Ma i residenti distribuiti in più complessi condominiali Erp (Edilizia residenziale pubblica) hanno trovato iniqua la richiesta di far gravare sulle loro tasche nuovi investimenti per un’area a uso pubblico, la cui manutenzione da circa 30 anni grava sulle loro spese condominiali.A queste prese di posizione si sono aggiunte alcune difficoltà logistiche per i sette amministratori condominiali, i quali avrebbero dovuto raccordarsi per affrontare un unico investimento. Anche gli addetti ai lavori avevano quindi sin dall’inizio lamentato alcune difficoltà a fare andare in porto l’impresa.Dalla maggioranza i Lumbard hanno quindi deciso di ascoltare i diretti interessati. Mostrandosi vicini all’opinione di molti abitanti della zona, nella nota di presentazione del gazebo, dalla sezione cittadina segnalano: «Sono 30 anni che la piazza è calpestata da tutti, perché la manutenzione dovrebbe spettare a pochi privati? Il nostro capogruppo, Luigi Ghilardi, con spirito di collaborazione e di servizio alla città farà arrivare le firme raccolte a chi di competenza: facciamo questo non per ribellione alla maggioranza di cui facciamo parte, ma per sollecitare la maggioranza a farsi carico degli impegni».Non solo: proprio sul tema della partecipazione la Lega rilancia anche l’esigenza di avvicinare l’amministrazione comunale alla comunità di abitanti, attraverso i consigli comunali aperti. Iniziative, ricordano, che «ci eravamo prefissati all’inizio del nostro mandato, per permettere ai cittadini di esprimersi e di farci conoscere i loro pareri, che vanno tenuti in considerazione quando si prendono decisioni che li riguardano».Fonte: Il Cittadino

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