La Provincia ha detto “si” al piano sicurezza da 500mila euro che terrà lontano gli spacciatori dal giardino dell’Omnicomprensivo . L’importo stanziato nel piano triennale delle opere pubbliche, presentato martedì in giunta provinciale dall’assessore al bilancio Luca Squeri, proteggerà l’area esterna del complesso che ospita una comunità di quasi duemila giovani dall’intrusione di estranei, contrastando l’annosa piaga dello spaccio che è stata più volte denunciata pubblicamente dai dirigenti scolastici.Il passo decisivo è stato compiuto con l’approvazione da parte dell’esecutivo di palazzo Isimbardi di un progetto che passa attraverso un ventaglio di deterrenti, già in parte annunciati dai presidi nelle scorse settimane. La scaletta dei lavori, per cui partirà una gara di appalto, nel dettaglio prevede: il completamento dell’impianto di videosorveglianza; l’installazione di nuovi punti luce funzionali alle telecamere; il rifacimento dell’impianto di controllo in prossimità degli accessi e delle uscite di sicurezza; la chiusura definitiva del passo carraio che si affaccia su via Europa, utilizzato per l’accesso al parcheggio dell’Itis; la realizzazione di un unico ingresso per le auto in prossimità dell’entrata centrale di via martiri di Cefalonia.Le modifiche in programma richiederanno una serie di opere, che riguardano ad esempio la rimozione parziale delle cancellate fisse e la realizzazione di un nuovo cancello pedonale dotato di video citofono, quale filtro per gli ospiti. È già stata messa in conto al tempo stesso anche una modifica alla viabilità esterna, per procedere poi con la posa di una nuova pavimentazione in prossimità del tratto che diventerà carrabile per l’accesso al parcheggio.Queste in sintesi le principali opere annoverate in una dettagliata scheda tecnica in cui è tratteggiato lo schema finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio, ma che andrà indubbiamente anche a beneficio della prevenzione di ruberie e di altre antipatiche situazioni che in passato avevano visto gli studenti del territorio e le loro famiglie allearsi per sollecitare l’attenzione della Provincia.In attesa che arrivassero risposte istituzionali, i vertici dei tre istituti del complesso si erano organizzati con alcuni correttivi, che avevano però risolto solo in parte il problema. La nuova scommessa giocata sul territorio andrà in porto con un piano varato dall’assessore all’edilizia scolastica Marina Lazzati, che è stato licenziato dall’esecutivo Podestà in una fase dedicata alle previsioni di spesa. «Questo progetto - dice Squeri - mi sta particolarmente a cuore in quanto coinvolge la scuola che fu fortemente voluta da mio padre all’epoca in cui era sindaco di San Donato e che io inaugurai da studente liceale nel 1976. Pertanto sono molto contento, in veste di assessore della provincia di Milano, di aver potuto contribuire a contrastare lo spaccio, che rappresenta la principale piaga che minaccia i giovani nella società odierna, attraverso un investimento dedicato a tutto campo sulla sicurezza».Fonte: Il Cittadino
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