mercoledì 4 novembre 2009

San Donato - Sette esponenti del Pdl si schierano contro la presa di posizione del “ribelle” Lusetti e dei lumbard Vigorelli e Ghilardi - La maggioranza vuole un parcheggio, tre consiglieri un parco



Centrodestra diviso sulla Campagnetta

Sul futuro della Campagnetta di via Di Vittorio è ormai scontro aperto all’interno del centrodestra. La mozione con cui i due consiglieri della Lega nord (Vigorelli e Ghilardi), con l’adesione dell’esponente del Pdl Manolo Lusetti, hanno chiesto al sindaco e alla giunta di assumersi un impegno affinché l’ex canale navigabile rimanga rigorosamente verde, ha infatti generato una risoluta risposta da parte degli altri sette consiglieri del Pdl, i quali si mostrano pronti ad imboccare un’altra direzione. Gli esponenti provenienti dall’area ex Forza Italia, in una nota corale (firmata da Emilio Beatrice, Giovanni Cafaro, Antonio Di Gangi, Giovanna Martini, Remo Milan, Matteo Parrini e Stefano Zaupa), difendono infatti la posizione recentemente espressa dal vertice del comune, il quale riguardo all’ipotesi di mantenere a verde l’appezzamento posto sul tappeto del dibattito, nell’editoriale con cui si apre il nuovo numero del periodico muncipale ha commentato: «In molti hanno cavalcato questa onda prospettando ai cittadini del quartiere scenari non realizzabili». Sulla stessa linea i portabandiera del Pdl, i quali affermano: «Non possiamo dirci contrari all’idea di un parco pubblico in una zona che effettivamente difetta di aree verdi, ma la scarsità del verde non è l’unico problema del quartiere: non esiste una via di uscita e la carenza di parcheggi è tale che la scorsa amministrazione ha avuto il coraggio di tentare di trasformare il giardino della scuola elementare in parcheggio. L’area della Campagnetta potrebbe essere la soluzione a tutti questi problemi». Guardando all’ipotesi progettuale, secondo i firmatari del documento, i punti forti dell’ipotetico piano edificatorio si riassumono in «un’ ampia parte a verde, i posteggi per le auto dei residenti, la via di uscita per la strada a fondo cieco, e alcune nuove costruzioni che renderebbero possibile ottenere tutto questo senza nessun costo per la collettività». Visto il clima, nella nota non manca un affondo politico che viene sferrato contro i tre firmatari di maggioranza, i quali si sono riconosciuti in un’istanza politica in decisa controtendenza rispetto alla posizione del sindaco. «L’esecutivo di cui facciamo orgogliosamente parte - sottolineano - è abituato a rispondere ai cittadini e alle campagne mediatiche, demagogiche e strumentali con i fatti». Tra gli esempi di «fatti concreti» citati per l’occasione, vengono quindi menzionate alcune opere, quali il completamento dei lavori in piazza Dalla Chiesa, nonché la riapertura del centro sportivo di via Caviaga, per proseguire con l’inaugurazione del nuovo poliambulatorio di viale De Gasperi. Tornando invece al principale argomento di scontro, nei giorni scorsi a sostegno della mozione sono intervenuti l’onorevole del Carroccio Marco Rondini e il vertice locale del Pdl, Luca Squeri, i quali hanno entrambi sostenuto l’esigenza di promuovere un progetto alternativo, che prevede un percorso immerso nella natura di collegamento tra le abbazie di Chiaravalle e Viboldone, quale riscontro positivo alla petizione “Giù le mani dalla Campagnetta”, che ha collezionato 2mila firme di cittadini di via Di Vittorio. Le posizioni sono dunque ormai ufficiali e il futuro dell’area dell’ex canale navigabile divide il centrodestra. Con queste premesse, dopo la battaglia portata avanti dal comitato con l’appoggio di Rifondazione comunista e il successivo sostegno di Squeri e della Lega, la rovente partita a breve raggiungerà dunque il banco del confronto istituzionale.Fonte: Il Cittadino

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