martedì 17 novembre 2009

San Giuliano - Migliaia di richieste per i cuccioli, a giorni il via libera all’affidamento - Gli animali sequestrati da Asl e carabinieri sono nel canile Santa Brera.


La sorte dei quasi cento cuccioli sequestrati alcune settimane fa a San Giuliano, a una società che lavora all’interno del canile Santa Brera, verrà decisa fra pochissimi giorni dalla procura della repubblica di Lodi, che dovrà stabilire se disporre l’adozione o l’affidamento temporaneo. Attualmente i cani, di tutte le razze, «stanno bene» e si trovano ancora al canile di San Giuliano, «in spazi adeguati e più larghi rispetto a quelli in cui li abbiamo trovati» spiega il responsabile del dipartimento veterinario dell’Asl di Melegnano, dottor Marco Sirtori.Per dargli una nuova famiglia si è già aperta una vera e propria gara di solidarietà. Da tutta Italia, infatti, sono arrivati all’indirizzo di posta elettronica dai carabinieri del Nas di Milano (nas.milano@sanita.it) migliaia di mail da parte di persone disponibili a prendersi cura di almeno un cucciolo. Senza contare quelle che sono pervenute all’Asl e al comune di San Giuliano. Un fenomeno che si era già verificato anche in occasione degli altri sequestri operati dalle forze dell’ordine in questo canile del Sudmilano, generato sia dall’amore per i cuccioli sia dalla possibilità di averne uno di razza praticamente gratis. Ma i responsabili dell’Asl che stanno seguendo questo aspetto non si nascondono un pericolo che è già “dietro l’angolo”: quello dei “furbi” che si mettono in lista per avere un cane al solo scopo di commercializzarlo. «Dovremo fare le opportune valutazioni - conferma il dottor Marco Sirtori - per decidere a chi affidare questi animali».I cuccioli, lo ricordiamo, erano stati importati dall’Ungheria dal titolare di un’azienda interna al canile Santa Brera nonostante gli fosse stata revocata l’autorizzazione ad importare: alcuni giorni prima, infatti, i veterinari dell’Asl avevano fatto un sopralluogo nel canile e avevano scoperto, dietro una porta chiusa, circa venti cuccioli senza microchip, passaporto e documenti di identificazione. Dopo quel provvedimento, però, l’uomo importò 193 cuccioli di tutte le razze, destinati ad essere rivenduti nei negozi specializzati della zona. Carabinieri e veterinari ne hanno trovati solo una novantina, posti sotto sequestro.Nonostante il loro destino non sia ancora stato deciso, l’ipotesi più probabile è quella di un affidamento temporaneo, visto che l’adozione può avvenire solo al termine del processo.Fonte: Il Cittadino

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