Con il ponte provvisorio si tornerà a pagare l’autostrada, ma i politici locali della sponda piacentina non sono d’accordo e chiedono all'Anas di rivedere la decisione.Il ponte provvisorio galleggiante sul Po entra in funzione sabato mattina ripristinando quei collegamenti tra sponda lodigiana e sponda piacentina interrotti per la viabilità ordinaria dal crollo del ponte storico dello scorso 30 aprile. Proprio per la mancanza di collegamento, lo scorso maggio Anas si era assunta l’onere di garantire il passaggio gratuito per chi entrava in uno dei tre caselli autostradali di Piacenza ed era residente o titolare di un’attività produttiva in uno dei 70 comuni limitrofi al ponte individuati nelle province di Lodi, Piacenza e Pavia. I comuni lodigiani interessati sono 28, tutti della Bassa. L’accordo con gli enti locali prevedeva l’esenzione del pagamento del pedaggio autostradale fino a quando non fosse stato ripristinato il collegamento, cosa che per Anas sarà assolta a partire da sabato con l’entrata in funzione del ponte galleggiante. Non sono dello stesso avviso i politici piacentini, però. Sia il sindaco di Piacenza Roberto Reggi che il gruppo del Partito democratico in provincia hanno infatti chiesto ad Anas di rivedere la decisione e di trovare una soluzione condivisa. Sul ponte provvisorio, infatti, non potrà transitare lo stesso numero di veicoli che passavano dal ponte storico: sul vecchio ponte Anas erano stimati tra i 20 e i 25mila mezzi ogni giorno, sul nuovo collegamento si pensa che ne potranno passare circa 12mila. E inoltre il ponte provvisorio rimane chiuso dalle 23 alle 5. Anche su questi temi è attesa una risposta da Anas in tempi brevi, già sabato mattina nel corso dell’incontro per l’inaugurazione della struttura.Fonte: Il Cittadino
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