mercoledì 11 novembre 2009

San Donato - Smog, le auto sul banco degli imputati - Eni, municipio e ospedale le realtà che occupano i sandonatesi mentre le 2700 aziende sul territorio richiamano lavoratori esterni. Il dato emerge dalla ricerca avviata per la stesura del nuovo Pgt.


Solo Eni, comune e ospedale danno lavoro ai sandonatesi, mentre le altre 2.700 aziende che operano il territorio sono fonte di occupazione per un modico 2 per cento di residenti. In un tratto di hinterland dove tutti i giorni approdano quasi 20mila lavoratori pendolari, il dato si specchia con il problema smog, dove in base agli elementi forniti dagli esperti anche sul territorio i veleni dell’aria sono prodotti soprattutto dal traffico veicolare, mentre solo il 10 per cento deriverebbe dagli impianti di riscaldamento. I numeri rientrano nel panorama di dati diramati nella serata di lunedì, in cui in aula consiliare si è tenuto un nuovo turbolento incontro in vista della stesura del Pgt (Piano di governo del territorio). Se la partita centrale sarà giocata sull’urbanistica, questa è la fase in cui viene tratteggiata l’attuale cornice, da cui dovrebbero poi sulla carta sortire le strategie, anche sotto il profilo di nuove edificazioni, per la San Donato del domani. Tornando al panorama lavoro, rispetto ad un passato in cui l’intero villaggio di Metanopoli era composto da colletti bianchi, oggi dei circa 11.500 impiegati del colosso petrolifero, i sandonatesi sono il 16 per cento. Spunti, che in ogni caso non hanno lasciato soddisfatto un pubblico composto in gran parte dagli aderenti al comitato “Giu le mani dalla Campagnetta”, che ancora una volta si aspettava di trovarsi di fronte ad un’impostazione di quelle che saranno le proposte urbanistiche. Scarsa invece la rappresentanza di altri quartieri, eccetto per qualche singolo cittadino, mentre si sono presentati in aula gli esponenti di alcuni partiti. L’esponente dei Verdi Marco Menichetti ha fatto notare pubblicamente che i dati sulla qualità dell’ambiente (pubblicati su Internet nella sezione del Pgt a cui si può accedere dal sito istituzionale all’indirizzo www.comune.sandonatomilanese.mi.it), erano quelli tratti dalla centralina di San Giuliano, mentre non è stato tenuto conto dei monitoraggi effettuati negli anni scorsi nei quartiere locali. E l’esponente di Rifondazione comunista, Mimma Gentile ha reclamato risposte sull’impostazione del nuovo Piano di governo del territorio, con particolare attenzione alla Campagnetta. Rispetto alla prima serata che si tenne circa un mese fa è stato mostrato meno entusiasmo anche per il sistema di “bollini” da attaccare a fianco delle priorità su una serie di cartelloni suddivisi per aree tematiche. Oltre agli interventi dai toni critici degli addetti ai lavori, qualche protesta si è alzata anche dai singoli componenti della delegazione di via Di Vittorio che è alle prese con la battaglia per la tutela dell’ex canale navigabile. Ma dall’altra parte i tecnici hanno in sintesi chiarito che il percorso è strutturato su una sequenza di fasi, in base ad un tragitto che solo alla fine dovrebbe portare anche alla discussione sull’urbanistica. Il metodo non ha però soddisfatto il gruppo di cittadini presenti, che si è man mano sfoltito nel corso di una serata fatta di mappe, schemi e numeri in parte consultabili anche sui documenti visibili su Internet.Fonte: Il Cittadino

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