Capitale “logistica” del Nord, «bacino occupazionale per 200 lavoratori». Questo secondo il presidente di Federtrasporti Emilio Petrelli si appresta a diventare il maxi polo intermodale “Milano Sud” inaugurato sabato nel piccolo borgo della Bassa, in località stazione a due passi da Brembio. Servono mezzi e strade perché l’economia “giri”, e un centro nevralgico in cui possano convergere: lo chiama a gran voce Milano congestionata dal traffico, vi da risposta la scelta di insediare alle sue pendici, distante 40 chilometri appena, un’area di 250 mila metri quadri per la raccolta e movimentazione delle merci.E quando i «magazzini saranno pieni la richiesta di personale farà lievitare le opportunità di impiego». Certo si dovrà attendere del tempo perché quei posti di lavoro si concretizzino, ma del resto quello di sabato è stato soltanto il primo passo di un progetto complesso, messo a punto da un raggruppamento di 2800 microimprese artigiane e 60 cooperative e consorzi quale è il gruppo Federtrasporti. Un’impresa con all’interno un’ulteriore sfida: «Rendere più sostenibile e dignitosa la vita degli autotrasportatori». Lo ha detto Petrelli bollando considerando «non più possibile che un camion faccia in un giorno mille chilometri», e indicando nel “sistema intermodale” la soluzione. L’autotrasporto dovrà combinarsi alla rotaia e congeniale a questo è la posizione strategica di Secugnago: a due passi dai caselli di Casale, Lodi, dalle autostrade Piacenza-Torino e Milano-Genova, ma soprattutto lungo l’asse transeuropeo del Corridoio 5 - che collegherà Lisbona a Kiev -, e con il raccordo diretto alla linea ferroviaria Milano-Bologna. La rivoluzione investirà l’intero territorio, e a darvi il benestare sono intervenute sabato le autorità locali, il prefetto di Lodi Peg Strano Materia, in rappresentanza della Camera di Commercio Vittorio Boselli. «Federtrasporti deve rappresentare per Secugnago un’opportunità di sviluppo sostenibile senza snaturarne le caratteristiche rurali», ha dichiarato il sindaco Mauro Salvalaglio, sostenuto dall’assessore all’ambiente di Brembio Aldo Arnaldi con un appunto sul traffico: «Ci auguriamo entri il meno possibile nei nostri centri». Alla salvaguardia della «vocazione agroalimentare del Lodigiano» ha invece richiamato il prefetto Materia. Tre infine gli auspici di Boselli: «Portare a maturazione la potenzialità intermodale della struttura, tenere in conto la situazione di collasso della rete viaria lodigiana, e ricadute in termini occupazionali per il sistema delle imprese locali». Il primo spazio entro è il magazzino di 20mila metri quadri suddiviso in quattro comparti di 5mila l’uno più spazio uffici nel soppalco inaugurato sabato. Più avanti se ne aggiungeranno un altro di 12 mila metri quadri, un terzo munito di carri ponte di cui si può vedere sin da ora lo scheletro, un centro direzionale con uffici, servizi ricreativi e ristoro destinato a personale e autisti.Fonte: Il Cittadino
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