Sarà messo in sicurezza dal comune il Castello dei conti Lurani: nonostante le ordinanze pregresse e i ripetuti inviti, la società Ambiente Srl proprietaria dell’immobile non ha provveduto finora agli interventi necessari e il sindaco Sergio Rancati ha emesso un’ordinanza per agire d’ufficio addebitando poi il costo ai privati.Le prime ordinanze per la messa in sicurezza dell’immobile risalgono a oltre un anno fa con l’indicazione di sistemare sia il cortile e il giardino, lasciati in stato di abbandono, sia le parti alti pericolanti dello stabile. La proprietà, da allora, è intervenuta sul cortile ripulendolo, ma non ha mai eseguito alcun intervento sull’edificio nonostante i ripetuti inviti dell’amministrazione.«Abbiamo pazientato a lungo, ma alla fine è stato necessario emettere l’ordinanza per intervenire d’ufficio perché le condizioni di sicurezza sono veramente precarie», spiega il sindaco Sergio Rancati.Ora l’amministrazione non attende che la conferma della notifica dell’atto ai proprietari, dopodiché affiderà a una ditta privata l’esecuzione dei lavori, perlopiù la sistemazione del tetto e il riposizionamento dei coppi spostati, la rimozione e il rifacimento delle parti di grondaie ammalorate, la messa in sicurezza degli intonaci e delle parti alte dell’immobile che si presentano pericolanti. In totale, il costo dell’operazione dovrebbe aggirarsi sui 10 mila euro, che saranno addebitati alla proprietà.«Si tratta di un atto dovuto perché non ci sono le condizioni minime di sicurezza per i vicini e per chi si introducesse nell’area - afferma Rancati -. Tuttavia, da parte nostra questa iniziativa non pregiudica il percorso di collaborazione che abbiamo intrapreso con la proprietà, con discreti risultati, nell’autunno scorso per la riqualificazione di quel comparto urbano».Durante la passata amministrazione, infatti, Ambiente Srl aveva ottenuto lo stralcio della riqualificazione del solo Castello dal progetto di piano di recupero dell’intero quartiere. Ma la nuova amministrazione guidata da Sergio Rancati ha rifiutato tale impostazione e ha cercato di far ripartire il dialogo tra Ambiente Srl e i proprietari dei piccoli appezzamenti che insistono attorno al Castello per dare al comparto una sistemazione urbanistica organica.«Una volta appurato il mantenimento dei tratti esteriori tradizionali, la sistemazione del Castello per ricavarci degli appartamenti, in sé, è operazione che interessa poco l’amministrazione comunale - spiega Rancati -. Nell’ambito di questa operazione immobiliare bisogna riuscire a riqualificare con un progetto unitario tutta l’area attorno all’immobile storico, facendo sparire le microproprietà, alcune in condizioni precarie con tettoia in lamiera e strutture provvisorie».Un obiettivo che si basa sull’accordo tra la società Ambiente Srl e 17 proprietari di piccoli appezzamenti, possibile solo per mezzo di operazioni di scambio terreni per box o volumetrie edilizie. Alcune bozze di un potenziale progetto di recupero unitario sono già state presentate, ma l’intesa rimane lontana.Fonte: Il Cittadino
sabato 20 febbraio 2010
Caselle Lurani - Blitz del sindaco sul castello che va in rovina - Obbligatoria la ristrutturazione per motivi di sicurezza: il comune addebiterà poi i costi ai privati - Il tetto è pericoloso e il proprietario non interviene: subito il via ai lavori
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