sabato 20 febbraio 2010

San Donato - Il Pdl ora “avvisa” il sindaco: «Cambi il suo atteggiamento»

«Se il sindaco Mario Dompé non inizia a confrontarsi con i consiglieri e con il direttivo del Pdl, siamo pronti a prendere le distanze». Dopo la proposta lanciata dal coordinatore Vincenzo Stochino, che nei giorni scorsi ha accennato all’idea di un ingresso in giunta dell’ex presidente dell’Azienda comunale servizi, Michele Brait, a questo punto il vertice locale Alessandro Fava (proveniente dall’area di Forza Italia), si mostra risoluto: «Quella di Stochino è una provocazione e, prendendola come tale, la condivido - dice -, in quanto è vero che i tempi si sono fatti stretti, pertanto o il sindaco cambia atteggiamento, oppure si assume le responsabilità politiche delle sue scelte». Il clima era già teso, ma il cambio al vertice presso l’Acs, per le modalità con cui sono susseguite le dimissioni del consiglio di amministrazioni e la conseguente nomina del nuovo amministratore unico, Carlo Alberto Panont, ha incrinato ulteriormente la situazione. «La sera prima - rivela Fava -, avevamo incontrato il sindaco, spiegando che volevamo condividere la scelta del nuovo vertice. Il giorno dopo, senza che sapessimo niente, lui ha provveduto alla nomina e noi abbiamo appreso tutto per caso. Questo non è il modo corretto di agire». Sembra peraltro che le vecchie spaccature interne che dividevano in due fazioni la componente sandonatese del Pdl, si stiano sopendo, in quanto viene messo in evidenza che «il partito sta trovando coesione e i confronti con i consiglieri avvengono ogni settimana». Alla vigilia della discussione sul bilancio, in una pagina amministrativa in cui deve essere steso il Pgt (Piano di governo del territorio), iniziano a pesare anche i ritardi riguardanti la nomina dei due nuovi assessori che, dopo i ritiri delle deleghe e delle dipartite degli ultimi anni, dovrebbero ricondurre la squadra ai numeri di partenza. «Noi dell’area Forza Italia non abbiamo ancora recuperato la nostra rappresentanza - conclude Fava -. I nominativi erano stati proposti, il confronto sugli obiettivi il sindaco non l’ha voluto, i tempi si sono allungati, a questo punto chiederemo un incontro. Perché l’atteggiamento sino ad ora tenuto è inaccettabile». Se la Lega nord nei giorni scorsi schierandosi a fianco dei cittadini di Poasco sulla richiesta di ampliamento del centro sportivo di fatto ha lanciato un nuovo segnale critico, vista anche la posizione assunta dal Pdl, sembra che a questo punto all’interno della maggioranza di centrodestra urgano verifiche politiche.Fonte: Il Cittadino

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