«Le istanze nostre e dei comuni della Bassa sono state spedite alla regione Lombardia. Adesso, quel che ci attendiamo, è una convocazione urgente per affrontare i problemi e portare a casa qualche soluzione». Parla a nome di tutto il comprensorio sud della Bassa Lodigiana il vicesindaco di Codogno Carlo Pizzamiglio: il tema è sempre quello scottante dei disservizi ferroviari che sono all’ordine del giorno sulla tratta Piacenza-Codogno-Milano, gli stessi che il 28 gennaio sono stati al centro di un incontro che ha visto parlare ad un’unica voce il municipio di Codogno e ben nove comuni della Bassa, presente pure l’assessore provinciale Nancy Capezzera. Il verbale di quell’incontro è stato inviato proprio in questi giorni alla Regione, nonché alle direzioni di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia. In queste carte, ecco sintetizzate tutte le richieste dell’area sud del Lodigiano: la risoluzione in tempi celeri delle carenze strutturali dei mezzi viaggianti (carrozze sporche, fredde d’inverno e calde d’estate, poco sicure), il riordino delle stazioni ferroviarie di Codogno, di Santo Stefano Lodigiano e di Maleo, il riconoscimento della stazione di Codogno come polo ferroviario sud del Lodigiano. Una richiesta, quest’ultima, motivata dal fatto che la stazione codognese è, in pratica, di servizio ai pendolari di buona parte dell’area sud del Lodigiano. «Su Codogno e la sua stazione gravitano tutti i pendolari della zona sud della Bassa - aveva infatti già sottolineato il vicesindaco Pizzamiglio nell’incontro di fine gennaio -. Questa funzione di servizio territoriale deve essere riconosciuta dagli enti interessati». Sulla scorta delle riflessioni emerse a fine gennaio, Codogno e la Bassa attendono ora di poter avere in tempi celeri l’incontro in Regione, alla presenza anche dei vertici direttivi di Rfi e Trenitalia. «L’obiettivo è proprio questo, essere convocati al più presto a questo auspicato incontro allargato - conclude il vicesindaco Pizzamiglio -. Del resto, i disservizi sopportati ogni giorno dai nostri pendolari sono tanti, troppi. Urgono risposte celeri e concrete».Fonte: Il Cittadino
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