«Caos fognature a Melegnano, le acque sporche di solo un terzo dei cittadini finiscono al depuratore»: la denuncia è arrivata dalla Federconsumatori locale, mentre palazzo Broletto ha preso tempo: «Questione da valutare attentamente». Tutto ha avuto inizio venerdì mattina, quando al castello Mediceo si è svolta la prima conferenza di valutazione ambientale strategica (Vas) del Piano di governo del territorio (Pgt), lo strumento urbanistico destinato di qui ai prossimi anni a ridisegnare la fisionomia di Melegnano.Dopo le relazioni di Enrico Lupini (vicesindaco con delega all'urbanistica) e dei tecnici del Pim (organismo chiamato a redigere il Pgt), la parola è passata ai vari organismi competenti, ciascuno dei quali ha compiuto una serie di osservazioni. «In quella sede - ha scritto in una nota la Federconsumatori - è quindi emerso che le acque nere (cioè sporche) di soli 6mila abitanti su un totale di 16mila melegnanesi finiscono al depuratore in zona Giardino». Come dire che, in base ai dati (resi noti dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale), le fognature di un solo melegnanese su tre scaricano correttamente al depuratore.«Tutto ciò - hanno ripreso dalla Federconsumatori - pone un duplice ordine di problemi. Da un lato, infatti, non sappiamo dove vanno a finire gli scarichi di circa 10mila melegnanesi, che probabilmente finiscono nelle rogge con cui poi si irrigano i campi o vengono disperse nel terreno, con la possibilità in tal modo di raggiungere la falda acquifera, da cui cioè si pesca l'acqua che poi giunge alle nostre abitazioni. In primo luogo, quindi, si pone un problema di natura ambientale. D'altra parte - hanno proseguito dall'associazione -, non è un caso che qualche tempo fa sia stato scoperto uno scolmatore che scaricava nel Lambro in prossimità del cuore di Melegnano. Per non parlare della roggia Spazzola, dove a quanto ci risulta scaricano centinaia di fogne». Questa è l’accusa della Federconsumatori di Melegnano, associazione con sede in via Castellini a pochi metri dal centro città. «Ma c'è una seconda questione che ci riguarda più da vicino - ha ribadito Umberto Poggi, tra i leader dell'associazione (ed ex assessore comunale nella giunta di Nino Dolcini, ndr) -. Perché 10mila cittadini pagano nella bolletta dell'acqua anche il canone della fognatura e della depurazione, servizi che però non vengono loro resi. E sappiamo bene che il canone in assenza del servizio non è dovuto. Ecco perché - hanno incalzato dalla Federconsumatori -, in attesa di risposte da parte delkl'amministrazione, a breve predisporremo gli atti per tutelare gli interessi sia dei cittadini sia dell'ambiente, che sono le vere vittime di un'inefficienza tanto clamorosa». Sulla vicenda ha preso posizione Lorenzo Pontiggia, assessore ai lavori pubblici e all'ambiente di Melegnano: «Valuteremo attentamente la questione - ha fatto sapere l'assessore -, anche per verificare a chi spetti la gestione delle fognature cittadine».Fonte: Il Cittadino
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