Solo la settimana scorsa erano stati sgomberati da una cascina a Sesto Ulteriano, ancor prima da Poasco, ma l’immigrazione nel Sudmilano delle roulotte dei rom “sfrattati” incombono soprattutto nella terra di mezzo tra Peschiera e Segrate. L’ultimo intervento, infatti, è stato curato proprio su questo lembo, precisamente a Redecesio (Segrate) dove sono stati sloggiati sessanta abusivi e abbattute le case di fortuna da loro costruite con cartone, assi di legno, lamiere ed eternit nel mezzo di un cava. Tutti i rom, la metà dei quali sotto i 18 anni, sono stati denunciati per invasione di terreni. E ora è in corso la bonifica dalle macerie e dai rifiuti lasciati dopo lo sgombero.Alle 7 i carabinieri della compagnia di San Donato erano già all’opera. Sono arrivati con diversi uomini che hanno proceduto allo “sfratto” coatto di circa 60 persone fra cui 25 minori che si erano insediati abusivamente all’interno di una proprietà privata. Si tratta di un complesso di tre costruzioni interne alla cava Holcim di Segrate, lungo la via Cassanese oltre alle quali i rom rumeni, quasi tutti già sgomberati dal comune di Milano (Bovisasca, viale Rubattino) e da Pioltello (Cascina Bareggiate), si erano sistemati in case di fortuna e roulotte. Altri ancora, appena giunti dalla Romania, avevano aggiunto sei baracche. Le operazioni sono state condotte esclusivamente dall’Arma sandonatese che si è avvalsa anche dell’ausilio del nucleo cinofili di Casatenovo.Già precedentemente i proprietari avevano segnalato la pericolosità di quella zona per la presenza di un bacino idrico non recintato e i macchinari per la macinazione dei cementi: ovviamente lì non era certo possibile vivere perché si respirano queste polveri. Eppure quei campi nascosti, erano l’obiettivo spesso di carovane. I rom, a causa del continuo passaggio di autocarri pesanti, si erano trincerati dietro catapecchie, ripari erano interamente realizzati con coperture in eternit consumato e quindi nocivo. Non è rimasto altro da fare che predisporre un’attività di bonifica. Tutte le costruzioni abusive sono state rase al suolo dalle ruspe della Holcim. Sarà la stessa società che si occuperà anche della rimozione dell’enorme quantità di rifiuti abbandonata, tra cui carcasse di automobili, resti di plastica data alle fiamme. Mentre chi ha occupato la cava risponderà del reato di invasione di terreni o edifici. La sera prima, alle 20.30, un’altra colonna di rom provenienti dal Meridione a bordo di 6 camper, circa 30 persone in totale erano state allontanate dai carabinieri mentre si stavano accampando proprio a Redecesio, nei pressi di via Friuli. E non ci sono avvisaglie che questo continuo flusso di carovane si fermi.Fonte: Il Cittadino
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