martedì 23 febbraio 2010

Milano verso il flop per la domenica a piedi. No pressoche' unanime dei sindaci dell'hinterland

MILANO - L'hinterland di Milano volta ancora una volta le spalle alla domenica a piedi. E se al no pressoche' unanime dei sindaci della provincia si aggiungono le migliaia di permessi agli operatori della moda impegnati in citta' per la settimana del pret-a-porter, il blocco del traffico in Valpadana rischia di segnare un flop, proprio nel capoluogo lombardo dove venerdi' era stato annunciato.Su 134 comuni del Milanese, solo Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo (entrambi targati centrosinistra) sono orientati a  raccogliere la sfida lanciata in sede Anci dai sindaci di Milano e Torino Letizia Moratti e Sergio Chiamparino e a proclamare lo  stop alle auto per il 28 febbraio. Un risultato non incoraggiante, visto che lo scorso 31 gennaio, quando il capoluogo decise di  fermarsi senza consultare i territorio, solo un comune aderi' al blocco. La rivolta dell'hinterland contro la domenica a piedi si e' consumata nel pomeriggio durante un incontro in Provincia. ''Noi non siamo stati coinvolti in questa scelta - ha osservato Giovanni De Nicola, assessore provinciale del Traffico - il blocco sicuramente non crea danni all'ambiente ma resta la mia totale perplessita' sulla sua reale efficacia''. Una posizione condivisa da tutti i sindaci del Pdl. ''Ci sono tanti modi per educare i cittadini al rispetto dell'ambiente - ha tuonato  Adriano Alessandrini, primo cittadino di Segrate - iu' efficaci di fermare il traffico per poche ore. Non dimentichiamo che ogni  blocco, anche domenicale, rappresenta qualche lieve punto di Pil che sfuma''.     E mentre il sindaco di Rho, Roberto Zucchetti (Pdl) non ha esitato a definire la domenica a piedi ''un'idea stupida'', anche Lorenzo  Vitali (Pdl), che il 31 gennaio aveva fermato il traffico nella sua Legnano, questa volta non firmera' nessuna ordinanza antismog.  ''Prendere decisioni emergenziali quando non c'e' emergenza - ha osservato Vitali - non risponde al buon senso. Meglio sarebbe  stato coordinare per tempo interventi con i sindaci del territorio piu' che con i sindaci di altre regioni''.La domenica a piedi decisa dal sindaco Letizia Moratti deve fare i conti non solo col dietrofront dei sindaci dell' hinterland ma  anche con le migliaia di permessi per tutti gli operatori della moda impegnati nelle sfilate. ''Proclamare il blocco durante la settimana  della moda - ha detto Silvia Garnero, assessore provinciale alla Moda - e' stata una scelta incauta''. Rincara l'assessore De Nicola:  ''Se gia' ho dubbi sul blocco - ha tuonato - divento del tutto contrario quando sento parlare di migliaia di deroghe''. A difendere la  domenica a piedi in tutto il Milanese restano solo Giorgio Oldrini e Daniela Gasperini, sindaci del Pd di Sesto San Giovanni e di Cinisello. ''Non sono un talebano del blocco - ha detto Oldrini - ma aderisco all'appello dell'Anci perche' credo che su questi temi  occorrerebbe prendere decisioni comuni''. Fonte: Ansa.it

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