mercoledì 24 febbraio 2010

Quasi trecento gli animali curati nella struttura di Cascina Stella - Nel 2009 più interventi nella “clinica” convenzionata con la Provincia

Quasi trecento gli animali lodigiani salvati dal Wwf. Il Centro di recupero animali selvatici di Cascina Stella, convenzionato con la Provincia di Lodi, nel 2009 ha ricoverato 308 animali. Di questi, ben 260 sono stati curati con successo e rimessi in libertà. Meno dell’anno scorso i casi di soggetti vittime del bracconaggio, mentre restano alti gli avvelenamenti e gli esemplari che si schiantano contro automobili, fili elettrici e vetrate degli edifici. «L’aumento di animali ricoverati nella nostra struttura è indice dell’incremento di sensibilità da parte delle persone - spiega il referente del Cras di Castelleone Bassano Riboni -. I risultati raggiunti dal punto di vista del numero di animali salvati, invece, va cercato nella competenza degli operatori del Cras e del veterinario, ma soprattutto della polizia provinciale di Lodi e delle Gev di palazzo San Cristoforo, che svolgono un servizio molto rapido». Gli animali portati al Cras nel 2009 sono arrivati da 51 comuni del territorio. Più del 50 per cento di questi sono rapaci: 8 specie per 109 soggetti diurni e 4 specie per 52 soggetti notturni. Tra i primi, le specie più diffuse sono soprattutto poiana e gheppio e tra i secondi la civetta. Ben 18 anche i rondoni, arrivati soprattutto nel periodo riproduttivo, quando i pulcini cadono prematuramente dal nido. In totale gli uccelli consegnati agli operatori del Cras sono stati 279, suddivisi in 50 specie diverse: sparviero, falco di palude, falco pellegrino, allocco, barbagianni e gufo. Gli aironi, tra cenerino, guardabuoi, garzette e nitticore sono arrivati addirittura a 20. Trentacinque, invece, le altre specie: passeriformi, merlo, cinciallegra, tortora dal collare, gazze, fagiani e colombacci. Ben 28 anche i mammiferi consegnati agli esperti di Castelleone: ricci, volpi, lepri, faine, minilepri. «La causa del ricovero per questi ultimi - spiega Riboni - sono in particolare gli incidenti stradali, ma anche gli scontri contro le vetrate e i fili della corrente elettrica. Molti sono i fattori di avvelenamento, spesso determinati dall’ingestione di topi a loro volta vittime di operazioni di derattizzazione. Sono stati meno dell’anno scorso, 6 in tutto, invece, gli animali colpiti dai bracconieri».Fonte: Il Cittadino

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