martedì 2 marzo 2010

L’Eni metano aprirà trenta nuovi impianti per automobili

Trenta nuovi impianti per l’erogazione di metano per auto saranno realizzati entro il 2012 sulle reti autostradale e stradale lombarde. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa che il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha firmato con il direttore generale Refining & Marketing della società Eni di San Donato Milanese, Angelo Caridi, in occasione dell’inaugurazione di un impianto per l’erogazione di una miscela di metano e idrogeno, il cosiddetto “idrometano”, sulla tangenziale ovest, in località Assago. L’intesa costituisce un significativo passo avanti verso la metanizzazione della rete viabilistica lombarda, soprattutto autostradale, e si inserisce nel programma di ammodernamento della rete di distribuzione dei carburanti, lanciato dalla giunta regionale e approvato l’anno scorso dal consiglio, che fissa, tra l’altro, il numero minimo di impianti di rifornimento di metano per autotrazione da realizzare (entro il 2012, appunto) in rapporto alla popolazione: 1 impianto ogni 45mila abitanti sulla rete ordinaria e un impianto ogni 30 chilometri sulla rete autostradale. La normativa vigente prevede che fino al raggiungimento di questo obiettivo ogni nuovo impianto di distribuzione di carburanti debba prevedere una colonnina per il metano.In questa prospettiva è facile prevedere che anche la provincia di Lodi incrementerà il numero di distributori di metano per autotrazione esistenti che sono attualmente due: l’Autometano Lodi Snc in via Emilia 56 e lo “storico” Metano Auto di San Donato. I possibili futuri insediamenti potrebbero essere individuati nel Basso Lodigiano lungo la direttrice della via Emilia, sulla Paullese e nelle due aree di servizio di Somaglia sull’Autostrada del Sole. La miscela idrogeno-metano del nuovo impianto di distribuzione offre molti vantaggi: la parte idrogeno contribuisce ad un’accensione più pronta della miscela e alla combustione completa, mantenendo l’autonomia della vettura quasi inalterata rispetto all’uso del metano puro e riducendo ulteriormente il già limitato contenuto di carbonio del metano. Il risultato finale è un netto miglioramento delle emissioni di CO2 e degli inquinanti tipici della combustione di idrocarburi. Le vetture alimentate con questa miscela consentono di ridurre le emissioni di CO2 di circa l’11 per cento rispetto al metano e del 34 per cento rispetto all’alimentazione a benzina.Dal 2007 a oggi la regione Lombardia ha messo a disposizione 6 milioni di euro per l’apertura di 27 nuovi impianti. In questo modo il numero degli impianti di distribuzione per auto di metano è aumentato da 26 nel 2001 agli attuali 86. Fonte: Il Cittadino

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