giovedì 18 marzo 2010

San Giuliano - «Colata di cemento sul Parco Sud, la Moratti ci vuole “colonizzare”» - L’attacco di “Sinistra, ecologia e libertà”, che respinge il Pgt di palazzo Marino -


“Sinistra, ecologia e libertà” respinge a palazzo Marino il Pgt che vuole “colonizzare” il Parco Sud e afferma solennemente : «Iimpensabili 400mila abitanti nuovi per Milano e periferia nei prossimi 10 anni. L’area agricola di San Giuliano deve diventare un corridoio verde di città». 

La bocciatura del Piano di governo del territorio che sta per avere il via a palazzo Marino, con ovvie ricadute su tutta la periferia, San Giuliano in testa, è arrivata martedi sera allo Spazio Comune del Serenella attraverso la lettura di “Sinistra, Ecologia e Libertà”, che annovera fra i candidati al consiglio regionale un volto di casa come quello di Giovanna Bugada. Proprio Bugada è stata fra i relatori dell’incontro su Lambro e Parco Sud assieme alla capolista dei «vendoliani» in provincia di Milano Chiara Cremonesi, al coordinatore sangiulianese Roberto Sommariva e all’urbanista Antonello Boatti, docente al Politecnico e specialista nello studio delle città europee. Non c’era moltissima gente, ma quella che c’era ha avuto modo di ascoltare punti di vista ben tratteggiati sul destino del Parco Sud, l’ «ultima frontiera» di Milano. Secondo Boatti «sono in arrivo anni decisivi su tutta la periferia sud della metropoli lombarda, e potrebbero essere anni irreversibili». Il professionista che si è distinto per gli inviti alla cautela sulle aspettative di Expo 2015, ha spiegato meglio: «il Pgt che Moratti e maggioranza vogliono approvare prevede esplicitamente 400mila residenti nuovi per Milano nel giro dei prossimi dieci anni. In altri termini, Milano di oggi più Bologna. Tutta questa gente trova spazio, in una situazione ad alta densità come quella milanese, solo in due modi: o in verticale, col progetto di 400 grattacieli nuovi, oppure stralciando ad edilizia nuove aree del Parco Sud». Se può essere di parziale consolazione Boatti ritiene che il progetto fallirà nella pratica, anche qualora passasse sulla carta: «Nessuno dei milanesi abbienti che sono usciti dalla città nei vent’anni scorsi farà marcia indietro», annota. Tuttavia, secondo l’accademico bisogna domandarsi ancora una volta «come mai a Parigi i boschi e l’agricoltura arrivano sino alle circonvallazioni urbane, mentre a Milano il Parco Sud è visto ancora come terreno di conquista». Chiara Cremonesi aggiunge che «i dieci ettari di suolo consumati ogni giorno stanno insegnando poco». Qui il discorso si intreccia con la sfera locale, ed è Bugada (in minoranza nel broletto locale) a prendere la parola: «San Giuliano da circa un mese ha il suo Piano di governo del territorio, ma la lista “Fare Bene la nostra città” si è astenuta. È un Pgt che se non altro non chiede il sacrificio di ulteriori aree agricole, ma lascia la città slegata fra i suoi diversi quartieri e rinuncia a molti elementi di miglioramento estetico». Fonte: Il Cittadino

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