sabato 13 marzo 2010

Sant'Angelo - Un reparto per “respirare meglio” - Lo scopo è fermare la fuga di 140 pazienti verso altre cliniche lombarde, per ora si parte con 6 letti - In arrivo al Delmati l’atteso servizio di riabilitazione

Obesi, appena operati, con l’asma bronchiale, affetti da insufficienza respiratoria o con la cassa toracica deformata da una grave scoliosi. Per questi ammalati si apre una speranza ulteriore. Dal primo maggio non saranno più obbligati a cercare un posto alla fondazione Maugeri di Pavia o alla clinica di Montescano, aspettando due, tre settimane, magari un mese. È in arrivo, infatti, un reparto di riabilitazione respiratoria a Sant’Angelo. L’avvio coincide con l’inizio dei lavori di ristrutturazione di tutto il Delmati, quindi i posti letto, al momento, saranno solo sei. In fase iniziale l’unità operativa, che sarà coordinata dalla pneumologa del Maggiore Sara Forlani, verrà associata al reparto di riabilitazione geriatrica, ma in futuro, quando arriverà a 14 letti, sarà un reparto autonomo.Da subito però sarà attrezzata anche la palestra fino ad oggi rimasta vuota, ma punto nevralgico del servizio. «Le apparecchiature - spiega soddisfatto il direttore generale Giuseppe Rossi -, sono state finanziate con una donazione di 20mila euro dalla Banca Centropadana. L’idea nasce all’interno del dipartimento delle cure intermedie coordinato da Ettore Cunietti».Fin dal suo insediamento Rossi aveva detto che lui non avrebbe affidato ai privati l’istituzione del servizio così come voleva fare, non senza polemiche, invece, il suo predecessore Piergiorgio Spaggiari. Il reparto perciò sarà pubblico. «L’idea - spiega Forlani - nasce per completare il programma del paziente affetto da insufficienza respiratoria. Il malato in fase acuta viene ricoverato nella pneumologia di Lodi e quello più critico in terapia intensiva. Mancava, invece, la riabilitazione, che però è una fetta fondamentale del percorso di cura: garantisce al malato un prolungamento della vita e un miglioramento della sua qualità. I pazienti che ogni anno hanno bisogno di riabilitazione respiratoria in regime di ricovero sono 140, 400, invece, quelli che accedono all’ambulatorio. Il reparto sarà collocato al sesto piano, in stretto collegamento con la riabilitazione geriatrica, anche se il progetto è di rendere autonomo il reparto e portarlo a 14 letti. Collaboreremo anche con la pneumologia di Lodi da dove arriverà la maggior parte dei pazienti, con gli altri reparti per acuti e la terapia intensiva. Preferiamo partire almeno con 6 letti, rimandare l’apertura era peggio. La disponibilità nei centri esterni per i pazienti che hanno un’età media di 60-80 anni, era sempre frutto di un combattimento. Ora, anche i malati tra i 30 e i 40 anni, grazie alla riabilitazione, riacquisteranno le abilità lavorative». Al Delmati sarà attrezzata anche la palestra, per l’allenamento della muscolatura e verrà aperta la fisiopatologia respiratoria: si potranno fare la spirometria e lo studio funzionale del paziente. «Verrà incrementata anche l’attività del laboratorio pneumologico attualmente gestito dal medico Angelo Bracchi che sarà il mio collaboratore - spiega Forlani -. Nel reparto, ci saranno anche 2 fisioterapisti specializzati e gli infermieri, in condivisione con la riabilitazione geriatrica». Il turn over dei pazienti, precisa il capodipartimento Cunietti, «sarà di circa 15 giorni, quindi anche se i letti sono solo 6, si libereranno abbastanza velocemente». «Sono anni che aspettiamo di partire con questo progetto - confida il primario della pneumologia Luigi Negri, in questi giorni a Pietra Ligure per la riabilitazione di un gruppo di pazienti in ossigenoterapia -. C’è un grosso bisogno di questo reparto. Il problema dell’insufficienza respiratoria è destinato a diventare ancora più importante nel prossimo decennio».Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...