venerdì 23 aprile 2010

Salerano - Via gli ultimi sbarramenti dal Lambro - Vigili del fuoco, Protezione civile e aziende specializzate al lavoro per tutto il giorno - Erano in acqua per bloccare gli idrocarburi dopo il disastro

Tolti gli ultimi sbarramenti messi nel Lambro per bloccare gli idrocarburi. Ieri sono state tolte definitivamente le panne assorbenti che ancora si trovavano a Salerano, posizionate lì dopo il disastro ambientale dello scorso 23 febbraio e sostituite di volta in volta; a Corte Sant’Andrea invece, nella Bassa, la stessa cosa era stata fatta la settimana scorsa. Ora quindi l’acqua scorre liberamente verso il Po.«Ormai non servono più - spiega Marco Della Torre, amministratore della società Aboneco che si è occupata del recupero e dello smaltimento dei galleggianti con la Lodigiana Recuperi -. Nel Lambro non ci sono più sostanze riconducibili a quello sversamento, solo le sponde in alcuni punti possono essere ancora impregnate di idrocarburi, ma ora non possono essere pulite perché l’erba è alta e sta crescendo. Bisognerà aspettare l’autunno, quando si potranno lavare le sponde con delle sostanze apposite o enzimi per distruggere gli idrocarburi residui». Con gli uomini delle due aziende hanno lavorato ieri per tutto il giorno i vigili del fuoco di Lodi e i volontari della Protezione civile. L’intera operazione invece è stata coordinata dalla regione Lombardia.A Salerano, sotto il ponte della provinciale 115, c’erano ancora quattro “salsicciotti” galleggianti che tagliavano il corso del Lambro da una parte all’altra, ben ancorati alle due sponde. Erano stati messi lì circa venti giorni fa e nel frattempo hanno bloccato una montagna di rifiuti trasportati dalla corrente, soprattutto bottiglie di plastica e vetro ma anche palloni da calcio, animali e altre cose ancora. Innanzitutto sono stati raccolti questi rifiuti con una rete e messi in un cassone; poi sono state recuperate le panne, divise in parti più piccole e messe nello stesso cassone. Le analisi tecniche hanno rivelato che all’interno c’era ancora una buona quantità di idrocarburi, ma solo al momento dello smaltimento avrebbero potuti essere quantificati con certezza. Alla fine tutto è stato portato alla Cr di Sannazzaro, nel Pavese, un centro di smaltimento specializzato per questi materiali. Gli interventi per arginare il maxi sversamento partito da Villasanta sono quindi definitivamente conclusi lungo tutta l’asta del fiume.Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...