venerdì 4 giugno 2010

Codogno - Case e uffici al posto dell’antica chiesa - Il progetto originale prevedeva l’abbattimento, ma l’opposizione di Italia Nostra fece intervenire la soprintendenza - Avviato il recupero dell’oratorio di San Rocco, sconsacrato nel 1806

Appartamenti e uffici per la rinascita dell’antica chiesa di San Rocco di Codogno. Si è avviato questa settimana il piano di recupero di natura privata sull’antico oratorio dedicato a San Rocco che si trova all’angolo tra le vie Dante e Carducci: lo stato di degrado dell’edificio mai lascerebbe intuire il valore storico di queste murature scrostate che, invece, custodiscono il ricordo di una tra le più antiche chiese di Codogno, quella di San Rocco appunto, la cui origine si attesta alla fine del 1400. Il sacro edificio fu poi sconsacrato nel 1806: l’immobile divenne prima il quartiere generale per le reclute napoleoniche, quindi un teatro, per trasformarsi poi in tempi recenti in un’osteria (la “Barblina”). Dopo anni di abbandono, adesso l’antica chiesa di San Rocco rinasce, non prima però di essere sopravvissuta a un’ultima possibilità di scomparsa: nel 2007 l’intervento di recupero avviato in questi giorni, prevedeva l’abbattimento dell’edificio, prospettiva poi fortunatamente bloccata da Italia Nostra e dalla discesa in campo della soprintendenza. Scampato quel pericolo, la chiesa di San Rocco è ora pronta a rifarsi il trucco, con un intervento che ne risanerà le murature e permetterà di recuperarne le tracce storiche ancora esistenti, rappresentate da alcune porzioni di una volta in muratura visibili all’interno dello stabile e da quattro finestre a lunetta (attualmente murate ma che saranno riaperte). L’intervento eliminerà poi il porticato posticcio e il piccolo “casotto” aggiunto in epoca moderna, facendo così recuperare alla facciata le linee architettoniche dell’origine. Sempre sulla facciata sarà mantenuto il dipinto a tempera (non originale ma realizzato nel 1932) che raffigura proprio l’effige di San Rocco. Ovviamente cambierà la destinazione d’uso dell’edificio: due gli uffici che si realizzeranno a piano terra, mentre due appartamenti troveranno spazio al piano superiore. Il cantiere metterà ordine anche all’angolo tra via Dante e Carducci. Come da progetto, tutto il lato dell’edificio che corre su via Carducci sarà completato con dissuasori di delimitazione dello spazio pedonale. Scomparirà il marciapiede rialzato sull’angolo tra le due vie: al suo posto, il progetto prevede ancora la posa di un dissuasore in ghisa, a completamento di un piccolo “sagrato” in porfido che delimiterà l’area antistante la facciata. Tanto intervento porterà anche alla riorganizzazione dell’impianto semaforico, in modo da azzerare la pericolosità delle svolte degli autoveicoli. Futuro di riqualifica anche per il contiguo stabile su via Dante, sempre parte integrante del piano di recupero. Privo di valore storico, questo edificio verrà abbattuto, per far spazio a negozi, uffici e appartamenti. Affidati alla ditta Meazza & Lacchini, i lavori prevedono un paio d’anni di cantiere. Fonte: Il Cittadino

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