Cascina Malguzzana nel territorio comunale di Pieve Fissiraga
Pieve Fissiraga è località medievale. Ma il suo territorio fu abitato da coloni romani, stanziati lungo il tratto laudense della via Placentia - Laus Pompeia - Mediolanum (ancora oggi riconoscible a partire da Pieve de' Guazzi verso nord), fra il terzo ed il secondo miglio a sud di Laus Pompeia. Anzi, oggi si pensa che il toponimo di "Fissiraga" possa provenire da un latino flexurata, che dovrebbe indicare la curvatura di un terreno posto lungo l'ansa di un corso d'acqua. Per secoli e secoli i contadini lavorarono le terre e si distinse una famiglia che, il nome del luogo, assunse il gentilizio di De Fuxiraga. Costoro divennero i signori della località e costruirono (probabilmente nel corso del sec. X) un castello/ricetto per le popolazioni agricole, dove oggi sorge la Cascina Fissiraga, e poi anche una cappella (nota dal 1211), dedicata a Santa Giustina martire di Padova nel sec. IV. Nella seconda metà del sec. XII i Fissiraga si inurbarono nella nuova Lodi, dove primeggiarono ottenendo il consolato cittadino con Vincenzo (1183.1187.1195), che fu anche ambasciatore di Lodi alla dieta di Costanza (1183), e con Ambrogio (1188), finchè raggiunsero l'apogeo della notorietà con Bongiovanni, Vescovo di Lodi (1252-86), e con Antonio (= 1327) signore di Lodi ed avversario di Matteo Visconti, sempre militando a capo della frazione guelfa dei Sommariva. Nella prima metà del sec. XIII la chiesa di Fissiraga divenne centro di una plebe ("pieve"), vale a dire sede di un arciprete, da cui dipendevano le cappelle circonvicine. Ne conosciamo per nome un solo arciprete di questo primo periodo, Trusso, che però nel 1252 era già entrato a Lodi ed officiava la chiesa urbana di S.Egisio. Ma quella terribile lotta civile, che dilaniò le fazioni lodigiane per tutto il corso del secolo ed oltre, coinvolse pure il castello e la pieve di Fissiraga. Nel maggio 1250 i Milanesi, ostili a Federico II che deteneva Lodi con la supremazia ghibellina sotto la podesteria del Marchese Manfredi II Lancia, entrarono nel Lodigiano e diroccarono i castelli di Fissiraga e di Bargano. Anche la Pieve, ora rappresentata sul gonfalone comunale, deve la sua scomparsa alla lotta tra le fazioni. Cessata in Lodi la supremazia guelfa (1239), i ghibellini lodigiani (capeggiati dagli Overgnaghi originari del luogo vicinissimo di Orgnaga attuale) fecero scomparire la pieve, che prendeva nome dall'odiata famiglia rivale dei Fissiraga: nel 1261 tutto il territorio appare sottoposto alla pieve di Overgnaga. Ma con la scopmarsa dalla scena politica di Sozzo II Vistarini (1271) capoparte dei ghibellini e con il ritorno della supremazia guelfa, nel 1288 torniamo ad avere notizia della pieve di Fissiraga, mentre parallelamente quella di Overgnaga scompare. Bassiano Lòdola ne fu l'arciprete, cui nel 1306 successe Anrico. Però con ogni probabilità la sede della pieve mutò rispetto alla precednte ubicazione, spostandosi mezzo Kilometro più a nord e collocandosi (verso la fine del sec.XIII) nella posizione attuale, dove la incontrarono le visite pastorali, che ebbero luogo dalla fine del sec. XVI in poi, e dove, nel 1728, venne innalzata la chiesa attuale, dedicata all'assunta della Vergine, su disegno dell'arch. Carlo Bovio. Il centro abitato di Fissiraga fu attestato per la prima volta nel 1211. In età napoleonica (1809-16) al comune di Fissiraga furono aggregate Andreola, Bargano, Bonora, Mongiardino e Orgnaga, ridivenute autonome con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Nel 1841 Fissiraga fu aggregata a Orgnaga, divenendone frazione. Nel 1879 il comune di Orgnaga fu unito ai comuni di Pezzolo de' Codazzi e Triulzina, oltre alle frazioni Andreola e Malguzzana del comune di Campolungo; il nuovo comune prese il nome di Pieve Fissiraga. Il moderno centro abitato si è sviluppato nel XX secolo intorno alla chiesa parrocchiale (l'antica pieve), posta originariamente fra i campi, alcune centinaia di metri a nord dell'antica Fissiraga (che si presenta oggi come un semplice cascinale). Un rilevante sviluppo si è avuto a partire dagli anni novanta del XX secolo lungo la strada statale Lodi - Pavia, presso il casello autostradale, con la costruzione di una vasta zona residenziale, artigianale e commerciale, fra Orgnaga e Pezzolo dei Codazzi.
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