Nuovi ritardi e disagi per i pendolari casalini e della Bassa: tra lunedì sera e martedì mattina il viaggio da e verso Milano di diverse corse è stato segnato da fermate improvvise, senza giustificazione e senza motivazione e conseguenti ritardi nell’orario d’arrivo a destinazione.I primi disservizi si sono verificati lunedì sera con i treni dei pendolari di ritorno da Milano. Il treno 2285 in partenza alle 18,20 da Milano Centrale ha accusato un problema all’impianto frenante proprio una volta arrivato alla stazione di Lodi, attorno alle 18,50. Dopo una frenata con vistosa fuoriuscita di fumo, il mezzo ha dovuto attendere fino alle 19,08 prima di poter ripartire. Non si tratterebbe tuttavia di un evento a sorpresa, perché negli ultimi due mesi simili inconvenienti si sono riproposti diverse volte, l’ultima solo 15 giorni fa.Quindi il treno 20431 è uscito da Milano Lambrate e Rogoredo puntuale salvo una volta in campagna effettuare una sosta sul binario di raccordo per consentire il passaggio del treno 2285 da Milano Centrale a Bologna. Una volta arrivato a Lodi, però, il treno ha dovuto attendere prima la ripartenza dell’altro mezzo fermo due binari più in là per i problemi ai freni. Circa 20 minuti «a scaldarsi un po’ e a far sudare i pendolari, visto che quasi tutte le carrozze avevano l’aria condizionata fuori uso», come testimonia il pendolare Alessandro Grecchi. Dopo la ripartenza e la sosta a Secugnago, in prossimità di Casale il mezzo ha cominciato a marciare a passo d’uomo, arrivando nella stazione casalina alle 19,25 circa, contro un arrivo a Codogno previsto per le 19,12.«La sosta fuori Milano per far passare il Bologna è ormai consuetudine e viene effettuata quotidianamente, mentre quella alle porte della stazione di Casale invece ha una frequenza meno ravvicinata, ma si verifica comunque piuttosto spesso», commenta Roberto Borghi del comitato pendolari.Così, mandato in archivio un lunedì sera di ordinario ritardo, i pendolari dell’ormai noto treno 20422 delle 7,32 a Casale si sono dovuti sorbire un’ulteriore sosta senza motivi, questa volta a Tavazzano. Dopo aver corso senza intoppi fino a Lodi, arrivato a Tavazzano il treno si è fermato senza aprire le porte, senza alcuna comunicazione ufficiale, per oltre 15 minuti. Solo alle 8,10 il mezzo è potuto ripartire per Milano, dove è arrivato con 20 minuti di ritardo.«Ma questo è un problema relativamente di poco conto - afferma Borghi -. Un singolo episodio ci può stare, preoccupano molto di più i disagi ripetuti e ormai abituali». Fonte: Il Cittadino
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