Entro fine luglio la partita urbanistica che prevede la realizzazione di un’ottantina di appartamenti sulla ex Carte e Valori dovrebbe approdare in consiglio. Alla luce del passaggio che si è tenuto in commissione consigliare martedì, sembra che alcuni esponenti della minoranza, di fronte alle prospettive edificatorie per l’ex stabilimento di Certosa, che verranno avallate mediante una variante al Piano regolatore, presenteranno probabilmente un emendamento per chiedere all’esecutivo di Mario Dompé di introdurre un correttivo alla delibera al fine di garantire che gli oneri di urbanizzazione vengano spesi per la riqualificazione dello stesso quartiere.In base a un calcolo di massima dovrebbero sorgere un’ottantina di appartamenti, due dei quali verranno messi a disposizione del comune per far fronte all’emergenza abitativa.Una strategia che, da fuori i banchi istituzionali, il comitato cittadino ha già bocciato, così come sta alzando segnali di dissenso anche una parte della minoranza. In particolare, la delegazione civica della zona, insieme a un gruppo di esponenti del centrosinistra, sostiene che questo capitolo doveva essere discusso nell’ambito del Pgt (Piano di governo del territorio), nel tentativo di contenere i volumi. Residenti della zona ed esponenti politici, entrando negli aspetti più tecnici, che hanno però risvolti decisivi, sottolineano infatti dal canto loro che, stando alla legge, il passaggio di destinazione d’uso del comparto da produttivo a residenziale avrebbe richiesto un contenimento volumetrico dagli attuali 24mila metri cubi a un tetto massimo di 10mila metri cubi. Ma a fronte del «Piano casa» avallato in passato dal consiglio, ad oggi il costruttore può utilizzare tutte le volumetrie esistenti. Per questo il fronte avverso all’operazione che dovrà essere licenziata in aula, è tornato a mettere in evidenza che, solo evitando la variante e inserendo la “conversione” della fabbrica in un’unità abitativa nell’ambito del Pgt, poteva essere posto un freno alla colata di cemento. Lamentano inoltre che con l’iter imboccato le aree standard dovranno essere monetizzate, in quanto mancherà lo spazio per restituire agio al tratto di città che si accinge ad ospitare nuove case.Nel frattempo, il gruppo di Rifondazione comunista ha messo a disposizione degli interessati la documentazione dei lavori sul proprio sito Internet all’indirizzo www.rifondazionesandonato.it. Fonte: Il Cittadino
giovedì 22 luglio 2010
San Donato - Ex Carte e valori, bocciato il progetto - Alla Certosa sorgeranno circa 80 appartamenti. «Serva almeno per riqualificare il quartiere» - Cittadini e opposizione temono una colata di cemento
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