venerdì 20 agosto 2010

Mediglia - Stretta e pericolosa, ma è la provinciale - Banchine cedevoli e guard-rail che scivolano nelle scarpate: nonostante le segnalazioni a palazzo Isimbardi, nulla è cambiato - La 157 che porta da Mediglia a San Giuliano in condizioni pietose

Una strada stretta, pericolosa, che rischia di diventare sempre più piccola. Il destino della provinciale 157, che porta da Mediglia a San Giuliano, potrebbe essere proprio questo. Ma non certo per una decisione volontaria presa a tavolino da palazzo Isimbardi, bensì per l’azione del tempo e per il passaggio costante delle vetture. Sono franate alcune rive portandosi dietro i guard-rail, ma lo scenario rischia di peggiorare con pezzi d’asfalto deteriorati che non possono più essere sostituiti con dei rappezzi di catrame. La denuncia di questa situazione è stata fatta dai cittadini di Triginto e Mediglia e in particolare da David Portaleone che dopo un anno di attesa, senza manutenzioni adeguate dell’arteria, ha deciso di armarsi di macchina fotografica e documentare le criticità del collegamento con San Giuliano, che si staglia dalla nuova rotonda appena realizzata sulla Sordio-Bettola. «Con l’avvento della rotatoria - spiega Portaleone - ci saremmo attesi maggiore attenzione e una riqualificazione della provinciale 157. Invece la situazione va peggiorando. Cinque-sei anni fa, vado a memoria senza averne certezze, sono stati sostituiti i guard-rail vecchi e arrugginiti per mettere questi. Ma non sono adeguati. Chi viaggia sulla provinciale lo fa a rischio della propria incolumità per la franosità degli argini a bordo strada. In alcuni punti è riscontrabile l’inadeguatezza dei guard-rail e sono visibili i riporti di terra per contenimento delle rive». Senza contare che la ristrettezza della sede stradale rende tutto più pericoloso: a malapena ci passano due macchine e quando ciò succede non è raro vedere “saltare” qualche specchietto per collisioni non desiderate. Ma il fatto più grave è che quando questo avviene le auto sono comunque costrette ad avvicinarsi troppo alla riva: alcuni argini sono protetti, altri no, ed il pericolo di finire nella scarpata esiste. Nel corso degli anni sono stati fatti vari studi sul traffico presente sulla provinciale, sia sotto la giunta Colli che con l’esecutivo Penati, senza però che fossero apportati correttivi. Eppure qui, sebbene la strada sia angusta, c’è un continuo via vai soprattutto nelle ore di punta, fatto salvo il periodo di relativa quiete agostana. C’è chi la utilizza come scorciatoia per evitare l’ingorgo a Peschiera, chi per raggiungere più facilmente l’Eni. «Io ho notato lo scorso anno i peggioramenti - spiega Portaleone - e invano ho atteso che si facesse qualcosa. Ora mi permetto di rinnovare la segnalazione, con tanto di foto. Si tratta di una strada provinciale e mi aspetto che l’ente preposto faccia qualcosa, magari su pressione del nostro comune che ha tutto l’interesse a far godere i propri cittadini di una strada accessibile e non così pericolosa».Fonte: Il Cittadino

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